Ambiente: Galletti chiede impegno Stati, stop ai delinquenti. Fermiamo il commercio illegale delle specie protette

Ministro a Nairobi: fatturato da 200 miliardi l’anno ingrossa tasche di organizzazioni criminali i cui proventi alimentano guerre e terrorismo.
“La battaglia per la protezione degli animali in via d’estinzione e delle specie protette parte dall’impegno nei Paesi di origine. Oggi l’Italia ha fatto sentire forte la sua voce per rafforzare la lotta al traffico illegale e chiedere che gli Stati procedano uniti e con la massima fermezza, dando alle Nazioni Unite un chiaro mandato ad agire contro questa barbarie.

Il commercio di zanne d’avorio d’elefante, corni di rinoceronte, animali da pelliccia, grandi felini, legname delle grandi foreste ingrossa le tasche di sfruttatori senza scrupoli, per un fatturato che si aggira attorno ai
200 miliardi di dollari l’anno. Fermiamo questi delinquenti ambientali che stanno mettono a rischio gravissimo la sopravvivenza di specie protette e intaccano la biodiversità. E’ dovere della comunità internazionale combattere con decisione e fermare questo enorme business i cui proventi spesso finiscono per finanziare guerre e anche organizzazioni terroristiche”.

Lo afferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, nel corso dell’assemblea sull’Ambiente delle Nazioni Unite in corso a Nairobi.
 


Ultimo aggiornamento 08.07.2014