Cop23: da Italia altri 7 milioni a fondo adattamento

Si sommano ad altri 7 già erogati tra 2015 e 2016. Fondo raggiunge cifra record di 93 milioni per Paesi maggiormente esposti ai cambiamenti climatici. Il ministro: “non è donazione, ma assunzione responsabilità”

L’Italia contribuisce con 7 milioni di dollari, che si aggiungono ai 7 milioni già  erogati tra il 2015 e il 2016 all’Adaptation Fund, il Fondo istituito nel 2001 per promuovere progetti di adattamento nei paesi in via di sviluppo.  A conclusione della 23esima Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite che si è svolta a Bonn, Germania, Svezia, Italia, Vallonia (Belgio) e Irlanda hanno rifinanziato, con la cifra record di 93 milioni di dollari, il fondo rivolto ai Paesi che hanno ratificato il Protocollo di Kyoto e sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei cambiamenti climatici.

Il Ministro Gian Luca Galletti ha ricordato che l’Italia ritiene “fondamentale l’obiettivo della resilienza” stabilito dall’Accordo di Parigi. “Il cambiamento climatico – ha detto il ministro - colpisce tutti i paesi, ma alcuni territori sono maggiormente vulnerabili al suo impatto e hanno minori strumenti per difendersi”. “Questi paesi -  ha aggiunto il Ministro - hanno contribuito di meno all’aumento delle temperature e dunque non si tratta di fare donazioni a qualcuno, ma piuttosto di assumerci le nostre responsabilità”. Galletti ha poi evidenziato la necessità di agire contemporaneamente sul potenziamento della resilienza e sul capacity building alle istituzioni locali. “Solo lavorando su entrambi questi aspetti - ha affermato - possiamo fornire strumenti e competenze spendibili sul lungo periodo”.


Ultimo aggiornamento 15.12.2017