Galletti: ambiente motore di sviluppo, ora piano eco-industriale per il Paese

Il ministro presenta il bilancio di un anno di governo, dal dissesto idrogeologico alla Campania Felix, dagli ecoreati al Sistri

«Tra pochi mesi porteremo in Consiglio dei Ministri un piano eco-industriale per il Paese affinché l’ambiente sia sempre più elemento cardine dello sviluppo». Con questo annuncio il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha aperto questa mattina la conferenza stampa per la presentazione del bilancio di un anno di governo.

«In questi dodici mesi bbiamo reso centrale il ruolo dell’ambiente: le scelte sostenibili sono la chiave per la crescita economica e il benessere dei cittadini».

Il ministro Galletti ha poi sottolineato le iniziative messe in campo per la sicurezza del territorio nazionale. «Siamo riusciti a destinare le risorse esistenti in nuovi cantieri in tutta Italia, che stanno realizzando interventi contro il dissesto idrogeologico. Non ci fermiamo qui perché il tema delle risorse è fondamentale, abbiamo messo in campo un piano senza precedenti, 7 miliardi in 7 anni per la sicurezza del territorio. La scorsa settimana il Cipe ha già destinato altri 700 milioni contro il dissesto. Il mese prossimo saremo pronti a firmare tutti gli accordi di programma con le regioni. Abbiamo identificato le opere più urgenti, nelle grandi aree metropolitane e continueremo con la massima attenzione».

Dall’Ilva di Taranto, alla Costa Concordia, ai controlli sul territorio, senza dimenticare Sistri ed ecoreati, sono solo alcuni dei grandi temi ambientali affrontati

Quanto al semestre di presidenza Ue, per Gelletti «l’atto più importante è stato l’accordo sulla lotta ai cambiamenti climatici» e ha ricordato anche il nuovo regolamento sugli Ogm e le nuove misure per una riduzione consistente dei sacchetti di plastica monouso. Ha quindi sottolineato l’archiviazione di nove procedure Ue di infrazione.

 

«Non accetto più che la Terra dei Fuochi venga continuata ad essere chiamata così e che si getti

discredito sui produttori della Campania – ha spiegato Galletti –. Ad oggi è stato accertato che le terre contaminate coprono un’area pari a 14 ettari, un problema che stiamo monitorando, contro cui stiamo lavorando, ma non è giusto compromettere tutta la produzione agroalimentare della Campania».

«Intervenire sulla prescrizione in campo ambientale è irrinunciabile – ha aggiunto – credo che il Ddl all’esame del Senato debba essere approvato dal Parlamento nel minor tempo possibile. Con il ministro Martina scrissi mesi fa una lettera per sollecitare il Parlamento ad approvare quel disegno di legge che aumenta le pene e allunga i tempi di prescrizione. E’ irrinunciabile».

Sulla questione Sistri, invece, ha chiarito che «con la Selex è stato disdetto il contratto. Stiamo preparando quello nuovo che partirà dal primo gennaio 2016. Intanto, chi non è in regola con i pagamenti, la legge consente di provvedere entro aprile». 

 

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Ultimo aggiornamento 04.03.2015