Galletti: “A Genova tragedia-fotocopia del 2011 trentacinque milioni per il Bisagno sono rimasti bloccati”

Con lo “sblocca-italia” si velocizzano le procedure delle opere strategiche per la sicurezza del territorio
“Genova ripete oggi con un’altra vittima, il lutto di tre anni fa, quando una alluvione “fotocopia” di quella odierna causò 6 morti”.
Lo dichiara il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti.

“I lavori per la messa in sicurezza del Bisagno, con 35 milioni già stanziati e pronti da spendere sono rimasti bloccati per tre anni a causa di un contenzioso presso la giustizia amministrativa. – rileva il Ministro - Il risultato è che forse alla fine, nel luglio scorso, la questione giuridica è stata risolta, ma intanto contiamo un'altra vittima e altri ingenti danni”.

“Nel decreto “sblocca Italia”, - sottolinea Galletti - abbiamo inserito norme che consentono di velocizzare le procedure amministrative sulle opere strategiche per la messa in sicurezza del territorio”.  

“E’ doloroso ripetere che questi cantieri devono partire, partire subito, e partire con decisione estrema, trasparenza estrema, velocità estrema. Il dissesto idrogeologico – ribadisce il Ministro Galletti - non aspetta i tempi dei contenziosi amministrativi, uccide e travolge. Quando abbiamo varato l’unità di missione per il dissesto sapevamo che il Bisagno era, assieme al Sarno e al Seveso, una emergenza assoluta. La tragedia di oggi ci dice una volta di più che non è possibile tollerare ritardi e inefficienze”.  


Ultimo aggiornamento 16.10.2014