Lettera dei ministri Galletti e Martina al Corriere della Sera: legge sul consumo suolo entro l'anno

Egregio direttore,
non le nascondiamo un certo stupore nel leggere il titolo dell’articolo “Contrasti tra Galletti e Martina. Ferma la legge anticemento”(Corriere di ieri). Scriviamo insieme per sottolineare che il problema del contenimento del consumo del suolo in Italia non è materia su cui divedersi e, anzi, che vede unito il Governo sulla necessità di intervenire. Come ricordato da Sergio Rizzo nel suo articolo, i dati relativi alla cementificazione nel nostro Paese non lasciano spazio a dubbi o interpretazioni. Proprio per questo però va chiarito che non c’è nessun contrasto tra di noi, così come non ci sono conflitti di attribuzione di poteri tra i rispettivi Ministeri dell’Ambiente e delle politiche agricole.

Ribadiamo invece l’urgenza di una legge che contrasti il fenomeno e che avvii un percorso che l’Italia aspetta da troppo tempo. Il nostro obiettivo è che entro l’anno si approvi il disegno di legge in materia, su cui ora è in corso il confronto e l’esame delle Commissioni Ambiente e Agricoltura alla Camera. Siamo certi che i parlamentari sapranno raccogliere anche gli stimoli posti da Rizzo nei suoi articoli. Da parte nostra confermiamo la più ampia collaborazione e disponibilità per fare un salto di qualità, stringere su un testo e arrivare alla definitiva approvazione quanto prima, senza dimenticare il rispetto dovuto alle competenze del Parlamento.

Abbiamo davanti un grande lavoro da fare su due fronti prioritari: tutelare l’agricoltura e lavorare per la sicurezza del nostro territorio. Molto spesso questo binomio si rafforza a vicenda, perché la buona agricoltura è già una chiave di sicurezza fondamentale per la cura delle nostre zone rurali. Gli ultimi episodi alluvionali hanno ulteriormente confermato come sia necessario intervenire profondamente e diffusamente sul territorio. Da parte del Governo questo impegno è iniziato, anche attraverso politiche di stimolo alla crescita del settore agricolo e al rispetto dell’ambiente, come avvenuto ad esempio con i provvedimenti della legge Competitività approvata ad agosto.

Siamo convinti che la bellezza, il patrimonio paesaggistico e naturalistico del nostro Paese siano valori da difendere con ogni strumento possibile e su questi principi continueremo a indirizzare la nostra azione all’interno del Governo. Quanto a contrasti e polemiche, quelle sì sono perdite di tempo che l’Italia non può più permettersi.

Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole, e Gian Luca Galletti, Ministro dell’Ambiente


Ultimo aggiornamento 10.10.2014