L’Orso bruno (Ursus arctos) è una specie di interesse comunitario inserita:

  • nella Convenzione di Berna, ratificata dall’Italia con la Legge n.503/81, quale specie di fauna rigorosamente protetta (Allegato II);
  • nella Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (Normativa CITES), resa esecutiva dall’Italia con Legge n.150/92 e modificata dalla Legge n.59/93, integrata dal decreto legislativo 275/01, quale specie il cui commercio è regolamentato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la loro sopravvivenza (Appendice II);
  • nella Direttiva Habitat 92/43/CEE (recepita dall’Italia con DPR 8 settembre 1997 n.357, modificato e integrato dal DPR 12 marzo 2003 n.120) quale specie di interesse comunitario che richiede una protezione rigorosa (Allegato IV). Inoltre la Legge nazionale 11 febbraio 1992 n.157 inserisce l’Orso bruno tra le specie particolarmente protette (Art. 2, comma 1).

 

Il quadro normativo comunitario, europeo e nazionale impone dunque allo Stato Italiano la responsabilità di assicurare un soddisfacente stato di conservazione alle popolazioni di Orso bruno presenti sul territorio nazionale ed ai loro habitat, ed impegna le Regioni a mettere in atto le azioni di tutela, gestione e monitoraggio delle stesse.

In questo contesto si inquadra l’impegno assunto attivamente dalla Direzione Protezione della Natura e del Mare (DPNM) per la conservazione delle due popolazioni di Orso bruno, alpina e appenninica, attualmente presenti sul territorio italiano ed entrambe a forte rischio di estinzione (come emerge dalla scheda di valutazione della Lista rossa della IUCN).

Aree di presenza della specie
Nelle Alpi centrali, a seguito di una reintroduzione operata tra il 1999 ed 2002, è presente una popolazione di cui si stimano circa 50 esemplari, ma in costante crescita mentre sulle Alpi orientali sono presenti poche decine di individui provenienti dalla popolazione dinarico-balcanica per naturale dispersione. Ad oggi non è stato registrato alcun flusso genico tra le due popolazioni alpine, e lo status di conservazione dell’orso nelle Alpi italiane rimane pertanto precario.

Negli Appennini centrali è presente una popolazione che rappresenta, per il suo prolungato isolamento (400-600 anni) genetico, un’unità evolutiva e conservazionistica unica (Orso bruno marsicano - Ursus arctos marsicanus) di cui una stima recente attesta attorno a 50 il numero di individui nella corea area di presenza.

Programmi di Conservazione
Per entrambe queste popolazioni la DPNM ha avviato una fase di concertazione e collaborazione attiva con tutti gli Enti territorialmente competenti, che ha portato alla realizzazione di due Piani d’Azione:

 

La DPNM si è anche fatta promotrice di un progetto Life finanziato dalla Commissione Europea per il periodo 2010-2014 per l’attuazione di alcune delle azioni prioritarie per la conservazione della specie individuate nei due Piani d’Azione sopracitati:

 


Ultimo aggiornamento 25.08.2015