A Milano il 30-31 ottobre il progetto CreIAMO PA ha approfondito il nesso eco-innovazione, green jobs e capitale naturale e la circolarità dei sistemi territoriali

Tramite l’organizzazione del Seminario dal titolo “CIRCOLARITÀ DEI SISTEMI TERRITORIALI. Eco-innovazione, green jobs e capitale naturale”, tenutosi a Milano presso la Regione Lombardia il 30-31 ottobre, il gruppo di lavoro della linea L3-WP1 (policy integrate per l’economia circolare) del progetto CReIAMO PA ha proseguito le proprie attività indirizzate alla formazione di funzionari e dirigenti regionali dei settori Ambiente e Sviluppo Economico sulla tematica dell’economia circolare e uso efficiente delle risorse.

Il seminario si è aperto con i saluti del Direttore Generale Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Mario Nova e l’introduzione di Benedetta Dell’Anno (AT Sogesid Spa/MATTM). I lavori sono proseguiti con presentazioni frontali di relatori provenienti da aziende, associazioni di categoria e consorzi, amministrazioni regionali e mondo della ricerca sulle tematiche (i) dell’eco-innovazione, offrendo sia il punto di vista delle aziende che degli enti regionali che hanno promulgato bandi a sostegno delle imprese in tale ambito; (ii) dei nuovi lavori “green”, tramite un’analisi della riqualificazione e la formazione di nuove tipologie lavorative; (iii) della protezione e valorizzazione del capitale naturale nell’ambito dell’economia circolare. Le presentazioni hanno previsto l’illustrazione di ricerche, best practice e progetti sui temi affrontati dal seminario.

Hanno preso parte all’iniziativa 58 Partecipanti, di cui 33 funzionari o dirigenti appartenenti a 12 regioni (Abruzzo, Lombardia, Lazio, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Piemonte, Marche, Sardegna, Sicilia, Campania, Liguria, Provincia Autonoma di Trento) e 19 partecipanti appartenenti ad aziende (Feralpi Siderurgica SpA, Azienda Astelav, Fater SpA, SUMUS), centri di ricerca (Fondazione Sviluppo Sostenibile, Ecoinnovazione srl), università (Università Bocconi, Scuola Sup. di Studi Univ. S.Anna di Pisa e Politecnico di Milano), associazioni di categoria e consorzi (Confindustria, ECODOM), nonché le Unità Tecniche di Supporto di Sogesid SpA /MATTM Estella Marino, Claudia Scagliarino e Giuseppina Siciliano che hanno organizzato e coordinato i lavori.

Il seminario ha messo in evidenza come il cambiamento dall’economia lineare ad una circolare prevede uno stravolgimento del paradigma attuale. Questa trasformazione, ha bisogno di investimenti, figure professionali competenti, incentivi pubblici, ma può essere aiutata anche da alcuni strumenti come l’approccio Life Cycle Assessment, che contribuisce in molti settori, ad esempio l’edilizia, ad una migliore gestione dei processi facendo risparmiare ingenti quantitativi di materia ed energia.

Il quadro generale che emerge dal seminario è incoraggiante: da quando si è cominciato a parlare di Green Economy 10 anni fa e più recentemente di economia circolare, si sono riscontrate ricadute positive sul PIL, sulla decarbonizzazione, sull’innovazione, sul coinvolgimento di attori finanziari, sull’occupazione, sul tessuto sociale e inoltre sulla tutela e valorizzazione del capitale naturale. I dati però evidenziano come il posizionamento del nostro Paese in ambito europeo può sicuramente migliorare, c’è ancora tanto lavoro da fare ma l’attenzione sull’argomento è molto alta, e lo conferma il numero di iniziative che si stanno avviando sul territorio nazionale.

Assieme agli interventi di approccio più teorico, si è scelto di lasciare spazio al racconto di alcune buone pratiche, sia nell’ambito universitario che nel settore industriale e d’impresa, oltre alle best practice degli enti regionali.

In un’ottica di accountability risulta fondamentale infatti poter vedere i risultati “sul campo” delle policy degli enti pubblici,  e poter verificare come alcune azioni, bandi, finanziamenti producano effetti positivi, sia sugli enti di ricerca e le associazioni che mettono in pratica nuovi modelli di sviluppo, sia sulle imprese, veicolando gli investimenti a supporto dell’economia circolare.

Emergono con forza alcune questioni centrali per le pubbliche amministrazioni.

La necessità di adottare una governance intersettoriale/interdipartimentale per poter affrontare un tema trasversale quale l'economia circolare e le questioni specifiche del seminario quali la promozione dell'eco-innovazione, il sostegno ai green jobs e la preservazione e valorizzazione del capitale naturale.

In secondo luogo emerge la necessità di strutturare la programmazione dei prossimi Fondi Europei e dei relativi bandi di settore con particolare attenzione a meccanismi di premialità basati su criteri di sostenibilità.

Infine è auspicabile un’integrazione degli aspetti di valorizzazione e conservazione del capitale naturale con aspetti più propriamente economico-sociali, come quelli occupazionali e di coesione sociale. Tale integrazione, evidenziata in modo chiaro in tutti gli interventi, rappresenta un obiettivo da perseguire da parte delle amministrazioni regionali per una transizione verso un’economia circolare a livello territoriale, che garantisca uno sviluppo ambientalmente sostenibile, equo e coeso.

Il seminario, che e’ stato non solo un’occasione di formazione per le amministrazioni regionali, ma anche un momento di scambio proficuo di informazioni, ha posto le basi per la realizzazione delle prossime attività del gruppo di lavoro, che prevedono la realizzazione di affiancamenti ad-hoc per le regioni su tematiche specifiche legate alla policy e governance regionale sull’economia circolare.

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Prosegue la collaborazione di CReIAMO PA con la Task-Force sull´Agenda 2030 del Sistema nazionale di protezione dell´ambiente

Al Secondo laboratorio 2019 della linea Uso efficiente e sostenibile delle risorse ed economia circolare approfonditi gli usi dei conti ambientali per l’Agenda 2030

Il gruppo di lavoro CReIAMO PA che ha come obiettivo lo sviluppo e la diffusione di conoscenze sulle interazioni tra economia e ambiente in termini di flussi fisici di risorse naturali, prodotti e residui (attività L3-WP1) ha proseguito le proprie attività con il Secondo Laboratorio 2019 “Strumenti e modelli per le politiche integrate di sostenibilità”. Il Laboratorio ha costituito un’importante momento di collaborazione con la Task force del Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA),- coordinata da Ispra e Arpae Emilia-Romagna per l’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 (SDG) - ed è stato occasione di un proficuo scambio di esperienze con Irpet ed Enea.

Il Laboratorio si è tenuto a Bologna il 9 e 10 Ottobre 2019 presso il Centro Giorgi Costa. È stato aperto da Franco Zinoni Direttore tecnico Arpae Emilia-Romagna, e da Barbara Budini, Coordinatrice per la Regione Emilia-Romagna delle attività su Agenda 2030.

La stretta dipendenza - diretta ed indiretta - delle attività socio-economiche (antropiche) dall’utilizzo delle risorse ambientali richiede, in un'ottica di policy, l’integrazione tra l'informazione contenuta negli schemi di contabilità economica e quella sulle pressioni ambientali e le loro determinanti. Gli schemi di contabilità ambientale fisica realizzano tale integrazione preservando la significatività delle diverse informazioni combinate, e rendendo paragonabili con gli aggregati economici le misure dei flussi rilevanti perl’ambiente.

L’Istat ha recentemente sperimentato la compilazione di conti di flussi di materia su scala regionale per coadiuvare le statistiche regionali e anche le agenzie ambientali nel supportare le strategie per lo sviluppo sostenibile e nell'ampliare le misurazioni del “Benessere equo e sostenibile” con un’articolazione anche regionale degli indicatori.

I conti ambientali fisici misurano gli scambi di materia, energia ed inquinantifra il sistema naturale e il sistema economico, con riferimento ad un determinato ambito territoriale: in particolare consentono di calcolare indicatori relativi alle pressioni del sistema economico sull’ambiente naturale.

L’Istat ha recentemente sperimentato la compilazione di Conti dei Flussi di Materia su scala regionale, e sta sviluppando, in collaborazione con ISPRA, Conti Regionali delle Emissioni Atmosferiche. Tali conti possono coadiuvare le agenzie ambientali nel loro lavoro di supporto allo sviluppo delle strategie per lo sviluppo sostenibile sia nell’ampliare e articolare anche a livello regionale gli indicatori relativi al “Benessere Equo e Sostenibile” e allo Sviluppo Sostenibile (Agenda 2030), sia fornendo informazione strutturale sulle economie regionali.

Le fonti principali per la costruzione dei conti sono costituite dalle rilevazioni Istat e da dati amministrativi e statistici forniti da altri Enti Sistan che vengono armonizzate ed integrate.

Il laboratorio, strutturato su due giornate e 4 moduli formativi, è stato un'occasione trasversale di formazione e informazione, a più scale di lavoro con gli enti coinvolti, sugli obiettivi e le politiche in atto dell'Agenda 2030, sulla contabilità ambientale della statistica ufficiale e sugli strumenti e la modellistica a supporto delle politiche integrate di sostenibilità.

La forte partecipazione (40 partecipanti di cui17 Arpa,5Regioni) e l’interesse suscitato dal laboratorio hanno sviluppato le basi della collaborazione con la Task force SNPA per i prossimi incontri.

Relatori e presentazioni del Laboratorio:

Franco Zinoni -  Direttore Tecnico Arpae Emilia-Romagna – L’impegno dell’Arpa Emilia Romagna nella contabilità ambientale

Elisa Rivieccio - Unità tecnica di Supporto UTS L3 – WP1- CReIAMO PA – Sogesid SpA - Esperto Junior in materia di Uso efficiente e sostenibile delle risorse ed economia circolare - Le attività su Uso efficiente e sostenibile delle risorse ed economia circolare del Progetto CReIAMO PA

 

Modulo 1: obiettivi e politiche in atto dell’Agenda 2030

Barbara Budini - sintesi sugli obiettivi di carattere regionale e locale

Anna Bombonato– Unità tecnica di Supporto UTS L2 – WP1- CReIAMO PA – Sogesid SpA - Esperto Senior sulle attività di Monitoraggio dell’Agenda 2030 - sintesi sugli obiettivi di carattere internazionale e nazionale

Aldo Femia -   Esperto contabilità ambientale – ISTAT -sintesi sugli obiettivi di carattere ambientale ed importanza dei flussi fisici

 

Modulo 2: la contabilità ambientale della statistica ufficiale e i conti fisici

Aldo Femia – Esperto contabilità ambientale – ISTAT - Dal quadro generale ai conti fisici

Claudio Paolantoni e Flora Fullone – Esperti contabilità ambientale – ISTAT - I conti dei flussi di materia

Giusy Vetrella e Silvia Zannoni – Esperti contabilità ambientale – ISTAT - La contabilità dei flussi di energia

Giusy Vetrella, Istat e Claudio Paolantoni – Esperti contabilità ambientale – ISTAT - I conti delle emissioni atmosferiche

 

Modulo 3: Indicatori e modelli

Fabio Eboli – Esperto contabilità ambientale ENEA - Indicatori italiani per la misurazione dell’economia circolare e dell'Agenda 2030

Roberto Del Ciello, Esperto contabilità ambientale Enea - Paolo Cagnoli ed Elisa Bonazzi, Arpae task force SNPA- Modelli per valutare le politiche di sviluppo regionale

Renato Paniccià, Esperto contabilità ambientale IRPET - Un modello integrato economico-energetico bi regionale – Renato Paniccià, Irpet

Aldo Femia – Esperto contabilità ambientale ISTAT - Strumenti e modelli di analisi basati sui conti ambientali fisici per le politiche di sostenibilità

 

Modulo 4: divulgare informazioni, conoscenze ed esiti delle politiche e diffondere le buone pratiche di sostenibilità

Claudio Paolantoni, Giusy Vetrella, Silvia Zannoni, Esperti contabilità ambientale – ISTAT -Diffusione dei dati dei conti ambientali

Barbara Budini, Regione Emilia-Romagna; Elisa Bonazzi, Arpae task force SNPA -Il Reporting integrato di sostenibilità

Paolo Tamburini - Arpae Task force SNPA - La Rete di educazione alla sostenibilità

 

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Economia circolare: concluso a Roma il laboratorio sull’obiettivo globale 12 dell’Agenda 2030 “Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo"

La linea L3 ha messo a confronto le regioni italiane per facilitare lo scambio di conoscenze ed esperienze virtuose sulle azioni mirate a una gestione circolare delle risorse e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.

Grazie al coinvolgimento diretto di dirigenti e funzionari regionali all’interno di tavoli di lavoro, si è svolto a Roma, il 28-29 maggio, il laboratorio “Azioni mirate ad una gestione circolare delle risorse e al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle amministrazioni regionali”.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di 31 rappresentanti provenienti da 16 regioni italiane (Abruzzo, Lazio, Umbria, Lombardia, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Sardegna, Emilia-Romagna, Sicilia, Toscana, Provincia Autonoma di Trento, Piemonte, Puglia e Liguria), è stata promossa dalla Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile, il Danno Ambientale e per i Rapporti con l’Unione Europea e gli Organismi Internazionali (DG SVI) del Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del progetto “CReIAMO PA”, la cui “linea di intervento 3 WP1” è finalizzata al rafforzamento dell’attività amministrativa e alla formazione sui principi di circolarità per un uso efficiente e sostenibile delle risorse. L’evento è stato l’occasione per presentare e discutere in modo partecipato le sinergie tra l’economia circolare e l’Agenda 2030 che prevede, con l’obiettivo globale 12, il raggiungimento di target nazionali e regionali per “garantire modelli sostenibili di produzione e consumo".  

Per facilitare al massimo lo scambio di esperienze tra le regioni, il laboratorio è stato organizzato in tre tavoli a cui hanno partecipato le diverse regioni italiane, raggruppate in modo da garantire eterogeneità sia geografica (nord, centro, sud) sia di sviluppo (dalle regioni più sviluppate a quelle in via di transizione).

Gli argomenti discussi ai tavoli hanno riguardato tutti gli aspetti del comparto amministrativo regionale per l’implementazione dell’economia circolare, tra cui la governance e gli strumenti normativi, la progettazione europea e nazionale, i meccanismi di premialità, le strategie e le politiche regionali per produzioni e consumo sostenibili, nonché la prevenzione nella produzione dei rifiuti.

I tavoli sono stati moderati da Giuseppina Siciliano, Claudia Scagliarino e Estella Marino (UTS Sogesid del progetto), mentre l’avvio dei lavori e le conclusioni sono state moderate rispettivamente da Alessandro Peru  e Benedetta Dell’Anno (AT Sogesid - Ministero dell’Ambiente). Data la complementarietà delle tematiche, il laboratorio ha visto, inoltre, nella sessione plenaria del primo giorno, la partecipazione delle UTS del progetto CReIAMO PA (Tiziana Occhino e Claudio Calvaresi) della “linea di intervento 2 WP1” sull’attuazione e il monitoraggio dell’Agenda 2030 e del referente del Ministero dell’Ambiente, Mara Cossu, la quale ha presentato alle regioni un quadro completo sulle strategie per lo sviluppo sostenibile con un focus specifico sull’economia circolare. La plenaria di avvio dei lavori ha anche previsto tre interventi da parte delle Regioni coinvolte, Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna, che hanno illustrato le azioni regionali virtuose messe in atto nell’ambito dell’economia circolare.

Nell’ultima parte, in fase plenaria, i rappresentanti regionali hanno restituito gli esiti dei tavoli di lavoro svolti in parallelo, con una sintesi dei punti di forza e di debolezza e delle proposte operative per una programmazione basata sui principi di circolarità a livello regionale. La transizione delle amministrazioni regionali verso un’economia circolare necessita di una governance intersettoriale che faciliti la collaborazione tra diverse direzioni e tematiche: sviluppo economico, ambiente e rifiuti. L’educazione e la formazione di figure professionali con una vision integrata risulta fondamentale per facilitare la transizione e per superare la frammentazione di azioni, strategie e politiche.

Indipendentemente dalla presenza di differenze legate a regioni che sono più avanti nella transizione verso un modello circolare rispetto ad altre, i tavoli sono stati utili allo scambio di esperienze, progetti, modalità di attuazione di direttive nazionali e capacità di superare le criticità.

Il prossimo appuntamento sarà un seminario a novembre a cui verranno invitati i rappresentanti regionali per un approfondimento su economia circolare e sviluppo.

Le presentazioni illustrate nel corso dell’incontro sono disponibili qui.

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Economia Circolare, oltre la gestione dei rifiuti - Roma, 12 ottobre 2018

Il 9 e 10 ottobre 2018 si è tenuto presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente il primo seminario di formazione sull'economia circolare e sugli strumenti di contabilità fisica I conti ambientali per l'economia circolare. Strumenti e modelli per le politiche.

L'iniziativa, collocata nell’ambito del progetto CReIAMO PA, Linea di Intervento 3 Modelli e strumenti per la transizione verso un’economia circolare, WP 1 Uso efficiente e sostenibile delle risorse ed economia circolare, ha presentato la produzione della statistica ufficiale sui conti dei flussi di materia, dei flussi di energia e delle emissioni atmosferiche. Tali conti sono proposti come strumento principale per la misurazione a diversi livelli delle politiche sull’economia circolare; inoltre, obiettivo del WP 1 è proprio la produzione a livello regionale dei tre moduli dei conti ambientali fisici.

Con i conti ambientali in termini fisici sono stati introdotti il concetto di metabolismo socioeconomico, il framework europeo per il monitoraggio dell’economia circolare e la visione strategica dell’Italia sull’economia circolare. I flussi fisici che costituiscono il metabolismo del sistema socioeconomico sono stati analizzati per individuare le potenzialità del concetto di economia circolare in chiave di sostenibilità ecologica del processo economico.

I partecipanti – provenienti sia da un ambito regionale (amministrazioni regionali e sedi territoriali dell’Istat) sia nazionale (prevalentemente istituti di ricerca ed università), con ruoli sia di policy sia di produzione e analisi economico-statistica – hanno fornito numerosi spunti per la prosecuzione del lavoro del WP 1. Si è ad esempio posto l’accento sulla necessità di collegare il livello politico e decisionale regionale con le analisi economico-ambientali proposte e di migliorare il coordinamento interno delle amministrazioni locali. Il seminario ha inoltre evidenziato criticità e opportunità dei livelli di analisi inferiore a quello regionale.

Le Presentazioni del seminario si possono scaricare cliccando su questo link.

 


Seminario CReIAMO PA, L3-WP1, 9-10 ottobre 2018

Nell’ambito del Progetto CReIAMO PA -L3/WP1, si è svolto il seminario del 12 ottobre 2018 dal titolo “ECONOMIA CIRCOLARE, OLTRE LA GESTIONE DEI RIFIUTI - Strumenti ed esperienze per una pianificazione integrata nell’economia circolare”.

L’evento ha fornito una panoramica degli strumenti di policy utilizzabili per costruire dei modelli di economia circolare regionale e della loro applicazione, anche attraverso la presentazione di alcune esperienze regionali virtuose già presenti in Italia.

La prima sessione del seminario ha inquadrato il progetto nel contesto politico strategico e programmatico internazionale, europeo e nazionale, presentando una overview dei principali strumenti per la transizione delle Regioni verso un'economia circolare. Successivamente, in un’ottica di ciclo di vita, sono stati approfonditi alcuni degli strumenti più significativi per favorire la circolarità dei sistemi territoriali, riferiti in particolare a:

  • adozione di approcci Life Cycle Thinking per una progettazione ecocompatibile dei prodotti;
  • implementazione della simbiosi industriale tramite la creazione di reti tra i diversi stakeholder pubblici e privati;
  • attuazione del Circular procurement per la chiusura dei cicli dal lato della domanda delle pubbliche amministrazioni;
  • realizzazione di una gestione integrata dei rifiuti e relativi aspetti normativi;
  • strumenti e incentivi economici e finanziari per i policy–maker;
  • strumenti di valutazione utili a promuovere produzioni e consumi sostenibili.

Durante la sessione pomeridiana sono stati presentati dalle Regioni esempi di best practice, in particolare: la partecipazione a progetti europei, e le leggi, reti e piattaforme sull’economia circolare.

I progetti europei hanno evidenziato una partecipazione delle Regioni a tematiche che riguardano: (i) il miglioramento della governance territoriale per l’economia circolare tramite lo scambio di buone pratiche a livello comunitario; (ii) la simbiosi industriale e la strategia regionale di specializzazione intelligente. Hanno completato il quadro, le esperienze legislative e giuridiche e le iniziative che supportano il partenariato tra imprese e amministrazioni regionali.

Il seminario in generale ha evidenziato come le Regioni e le città possano svolgere un ruolo fondamentale nell'avviare e accelerare la transizione verso un'economia circolare a livello territoriale del sistema-Italia attraverso una governance volta a recepirne i principi strategici.

In tale direzione è emersa l’opportunità di sostenere e coinvolgere attivamente i portatori di interesse regionali e locali attraverso tavoli di lavoro sull’economia circolare, da integrare in maniera sinergica con quelli che le Regioni stanno attivando sugli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda 2030. Nel corso del seminario è emersa la necessità di una maggiore integrazione e collaborazione tra i diversi dipartimenti regionali, in particolare le direzioni relative ai temi “ambiente” e “sviluppo economico”, per un più efficace funzionamento del comparto amministrativo regionale nella direzione dell’economia circolare.

Come follow up dei lavori della giornata, è stata proposta l’organizzazione, in collaborazione con il Progetto CReIAMO PA -L3/WP3, di un laboratorio sulla valorizzazione delle materie prime secondarie attraverso filiere e reti di simbiosi industriale e appositi mercati creati in ambito regionale.

Presentazioni

 


Partita Linea d’intervento CReIAMO PA su economia circolare

La Conferenza al Ministero apre confronto su sfide amministrazione pubblica per transizione verso nuovo modello economico.

Le sfide dell’amministrazione pubblica nella transizione verso un’economia circolare, efficiente nell’uso delle risorse, a basse emissioni di CO2 e resiliente ai cambiamenti climatici sono state l’oggetto della conferenza “Verso un’economia circolare. Modelli, strumenti e percorsi a supporto della governance territoriale”, svoltasi lo scorso 11 aprile a Roma, presso l’Auditorium del Ministero dell’Ambiente nell’ambito del progetto “CReIAMO PA”. Il confronto è stato aperto dal Direttore Generale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente Francesco La Camera, dal Presidente e Amministratore delegato della Sogesid Spa Enrico Biscaglia e da Valerio Florespino, Direttore del Dipartimento DIRM dell’Istat.

Con questo evento è stata ufficialmente avviata la Linea di intervento 3 – “Modelli e strumenti per la transizione verso un’economia circolare” del Progetto CReIAMO PA (Competenze e Reti per l’Integrazione Ambientale e per il Miglioramento delle Organizzazioni della PA) finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020.

La conferenza ha offerto l’opportunità per mettere in evidenza le azioni previste, con particolare riferimento ad azioni di formazione su temi ambientali, migliorando la capacità delle Regioni di programmare e gestire i processi di transizione dei sistemi produttivi e territoriali locali verso l’economia circolare attraverso la definizione di strumenti di policy integrata. Gli interventi hanno sottolineato la necessità di integrare la programmazione economica e le decisioni di spesa con le informazioni sulle risorse utilizzate dai territori. Ciò non per mera contabilizzazione, ma per comprendere appieno le interazioni tra economia ed ambiente e permettere la definizione di politiche, da un lato, più efficaci in termini di sostenibilità e, dall’altro, più efficienti nell’accrescere la competitività delle realtà territoriali.

Tre Work Package (WP) contribuiscono a creare occasioni per favorire la diffusione delle conoscenze e il trasferimento di buone pratiche: obiettivo condiviso che mira al coinvolgimento di tutti i soggetti che, a vario titolo, possono concorrere alla definizione di un sistema produttivo improntato sull’economia circolare.

  • WP1: “Uso efficiente e sostenibile delle risorse ed economia circolare”
  • WP2: “Promozione di modelli di gestione ambientale ed energetica nelle Pubbliche Amministrazioni”;
  • WP3: “Rafforzamento della capacità amministrativa per la prevenzione e la gestione dei rifiuti”.

I tre WP saranno sviluppati attraverso seminari tematici, moduli formativi, laboratori e affiancamenti on the job, con la finalità di pervenire alla condivisione di un modello di governance per una piena integrazione della sostenibilità ambientale nelle policy.

Attraverso CReIAMO PA il Ministero dell’Ambiente, in qualità di beneficiario e in collaborazione con Sogesid Spa (società in house del Ministero e soggetto attuatore del Progetto), si propone di attivare percorsi di rafforzamento istituzionale affinché il principio di sostenibilità ambientale divenga parte integrante delle politiche pubbliche.

Per scaricare le presentazioni della Giornata di lancio clicca su questo link.  

 

 


Ultimo aggiornamento 14.01.2020