L’ Accordo |
Il 30 novembre 2017, il Ministero dell’Ambiente ha approvato il progetto Assessment of the Drina River basin, presentato dall’UNECE (United Nations Economic Commission for Europe), come follow-up del progetto Assessment of the Isonzo/Soča River basin.
Il progetto nasce nell’ambito della collaborazione tra il Ministero dell’ambiente e la Convenzione delle Acque dell’UNECE e del lavoro della Task Force Water-Food-Energy-Ecosystem Nexus, a cui l’Italia partecipa.
Il MATTM contribuisce all’iniziativa - che avrà una durata biennale e si concluderà nel giugno 2019 - con un finanziamento di 281.935 euro.
Il progetto è da intendersi come complementare all’iniziativa, promossa dal GEF (Global Environment Facility) e realizzata dalla Banca Mondiale e dall’Agenzia di Sviluppo dell’Austria, per promuovere il ‘Nexus’ nei Balcani Occidentali. Le attività rispondono, inoltre, agli obiettivi della Strategia Europa 2020 per il Sud Est Europa (promozione del nesso acqua-energia –cibo nella gestione transfrontaliera dell’acqua) e agli Obiettivi di Sviluppo dell’Agenda 2030 (Obiettivo 6 – Gestione sostenibile dell’acqua; Obiettivo 7 – Accesso all’energia pulita; Obiettivo 15 - Proteggere, ristabilire e promuovere l’uso sostenibile degli ecosistemi terrestri).
Quest’iniziativa si inserisce anche nel quadro della collaborazione decennale del MATTM con i Balcani. Ad oggi è attivo un accordo di collaborazione bilaterale con il Montenegro e si è appena concluso un progetto di sostegno all’attuazione dei trattati internazionali ambientali nei Balcani occidentali, svolto in collaborazione con l’UNEP.
Obiettivi e risultati |
Obiettivo del progetto è la valutazione del nexus tra acqua- cibo-energia e servizi ecosistemici nel bacino del fiume Drina, condiviso da Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro. L’analisi dei benefici del ‘nexus’ mira a promuovere la cooperazione transfrontaliera attraverso l'individuazione di misure e azioni politiche che potrebbero favorire sinergie intersettoriali e una maggiore efficienza nella gestione delle risorse idriche, in un quadro di coerenza politica e collaborazione interistituzionale.
Nello specifico, il progetto opererà attraverso 4 componenti: 1) analisi dei dati sulla qualità dell’acqua nel bacino del fiume Drina; 2) identificazione di azioni prioritarie per il miglioramento della qualità dell’acqua e il controllo dei fattori di degrado; 3) coordinamento interistituzionale per la regolamentazione dei flussi d’acqua; 4) istituzione di un dialogo transfrontaliero e intersettoriale che rafforzi per una gestione di qualità del bacino del fuime Drina.
Il workshop di kick-off del progetto si è tenuto ad aprile 2016 a Podgorica, in Montenegro.
Contatti |
Documentazione
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