di Gian Luca Galletti - Ministro dell'Ambiente
L’Aula del Senato ha avviato in questa settimana i lavori di esame delle norme del Collegato Ambientale. Un provvedimento ampio, che il dibattito parlamentare ha migliorato e che ha il merito di affrontare con spirito innovativo una serie di nodi decisivi per la difesa dell’ambiente e per la sua valorizzazione, nell’ottica di una crescita economica sostenibile.
Ritengo che ogni settore della tutela ambientale e della green economy possa trarre beneficio dall’approvazione di questo disegno di legge. Si va dai 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile al credito d’imposta da oltre 15 milioni in tre anni per le imprese che bonificano il territorio dall’amianto, da nuovi fondi per le aree marine protette al tema decisivo degli appalti verdi nella pubblica amministrazione.
Voglio in particolare soffermarmi su una norma contenuta nel Collegato che mi sta molto a cuore: prevediamo oltre 10 milioni di euro per gli interventi di demolizione, da parte dei comuni, di opere e immobili abusivi o comunque irregolari sotto il profilo delle autorizzazioni urbanistiche, realizzati in aree soggette a rischio idrogeologico elevato o molto elevato. Questa norma porta con sé un messaggio culturale molto forte: la costruzione in spregio alle regole e all’ambiente che devasta il territorio e mette in rischio le persone deve uscire una volta per tutte dalle abitudini, sbagliate e pericolose, di questo Paese. Vedremo la risposta degli amministratori locali a questa novità, ma sono pronto da subito a raddoppiare, con fondi del ministero, la quota da mettere a disposizione dei comuni per le demolizioni.
Credo poi meritino massimo interesse, tra le tante rilevanti, le disposizioni che introducono il “vuoto a rendere” in via sperimentale e volontaria per un anno, ottima pratica in molte realtà sul territorio, e l’introduzione di una multa per chi getta a terra mozziconi e oggetti di piccolissime dimensioni: un altro segnale culturale molto chiaro. Il Collegato Ambientale, in definitiva, è un provvedimento che può darci un’ulteriore spinta verso un nuovo modello economico, verde e circolare, mentre si avvicina ogni giorno di più lo straordinario appuntamento della Cop21 di Parigi.