Nuove vie da percorrere per gli incentivi “verdi”

di Gian Luca Galletti - Ministro dell’Ambiente

Gli incentivi “verdi” hanno rappresentato negli ultimi anni in Italia uno straordinario volano di sviluppo. 

La via intrapresa è quella giusta, impensabile tornare indietro, semmai dobbiamo stabilizzare gli strumenti che si sono rivelati particolarmente validi (penso alle detrazioni fiscali per l’efficientamento energetico degli edifici) e razionalizzare quelli ormai acquisiti (penso alle rinnovabili).

Ma io credo che occorra anche, in aggiunta non in sostituzione degli incentivi esistenti, pensare anche ad altre forme di sostegno della rivoluzione sostenibile del nostro sistema-paese.

Fino ad oggi infatti abbiamo fatto perno solo sulla leva economica, che è certamente “convincente” ma non è l’unica attuabile.

Pensando ad esempio all’edilizia si potrebbero percorrere anche strade diverse come premi di cubatura per chi progetta e realizza immobili ad altissima efficienza energetica (ormai si possono realizzare palazzi “autosufficienti” dal punto di vista energetico) o corsie preferenziali negli inter autorizzativi per chi rispetta una serie di canoni costruttivi legati alla bio-edilizia e alla bio-urbanistica. 
Si tratta in pratica di trasformare la scelta della sostenibilità ambientale da virtuosa a conveniente nell’ambito di una impostazione culturale e politica. Una scelta irreversibile, l’unica che può consentire nuovo sviluppo economico e occupazionale.


Ultimo aggiornamento 27.05.2015