Presentazione del Summit

 

ACQUA E CLIMA

I GRANDI FIUMI DEL MONDO A CONFRONTO

Summit Internazionale

Roma, 23-25 ottobre 2017

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio organizza il Summit internazionale “Acqua e clima. I grandi Fiumi del mondo a confronto”, che si svolgerà a Roma dal 23 al 25 ottobre 2017.

Per la prima volta i responsabili dei bacini fluviali più rappresentativi di tutti i continenti si incontrano nel nostro Paese per dare vita ad un dialogo costruttivo volto ad affrontare il futuro dell’acqua, minacciato dai mutamenti climatici sempre più frequenti e violenti, con ripercussioni spesso drammatiche in termini di inondazioni, siccità e distruzione di ecosistemi.

Le conseguenze demografiche, economiche ed ecologiche dei cambiamenti climatici rischiano di divenire molto serie e necessitano di una mobilitazione mondiale chiamata ad avviare, con assoluta rapidità, programmi di adattamento indispensabili a contrastare il pericolo climatico, soprattutto a carico del patrimonio idrico, peraltro già compromesso in buona parte del globo.

Bisogna reagire subito, prima che sia troppo tardi, privilegiando la partecipazione e la solidarietà.

In non pochi paesi del mondo l’acqua, insufficiente,  mal distribuita e di non buona qualità, è divenuta, per la scarsa attenzione delle istituzioni, causa di ineguaglianze, di migrazioni forzose, di malattie diffuse, di morte e anche fattore limitante di uno sviluppo sostenibile. Ma il destino dell’acqua è seriamente compromesso soprattutto per mano dell’uomo. I mutamenti climatici, la deforestazione, l’aggressione delle sponde fluviali, lo sfruttamento improprio del suolo, le inondazioni, sono cause, purtroppo sempre più frequenti di  disastri e di tragedie umane, il cui prezzo è troppo spesso pagato dalle comunità dei paesi più poveri del mondo.  

E’ richiesta una governance dell’acqua più efficace e partecipata. E secondo la comune esperienza il bacino fluviale è il luogo più propizio per testare e dimostrare come la più ampia partecipazione degli attori possa favorire un’ adeguata crescita culturale e condividere una gestione volta a comporre gli interessi di un territorio e a ricomporre unitariamente i fattori che nell’insieme hanno favorito la vita, a sostenere lo sviluppo, a garantire l’equilibrio tra uomo e natura e ciò in una nuova visione finalizzata ad una gestione sostenibile del fiume.

Ed è proprio nell’ambito dei bacini fluviali che in questi ultimi anni si assiste ad una rinnovata consapevolezza dell’esigenza di riportare il fiume e il suo bacino in primo piano, sperimentando virtuose forme di gestione partecipata dove le “Comunità di Fiume”, costituite da cittadini, agricoltori, pescatori, istituzioni, amministratori locali, associazioni e imprenditori, condividono azioni e strumenti volti, da una parte a proteggere la risorsa, dall’altra ad assicurare più acqua e di buona qualità a tutti, sicurezza alimentare, sviluppo energetico e industriale, ma anche a preservare gli ecosistemi acquatici e la biodiversità.

Le conferenze mondiali sul Clima di Parigi (COP21) e di Marrakech (COP22) hanno introdotto un elemento di novità nel dibattito internazionale sui mutamenti climatici, riconoscendo e affermando la necessità e l’urgenza di migliorare la gestione dell’acqua sul pianeta, priorità dei nuovi Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile fissati dell’ONU. Ora c’è il bisogno di duplicare o triplicare gli sforzi compiuti, affinché il tema dell’acqua assuma un ruolo prioritario nella futura negoziazione sul clima.

Ulteriore necessità è quella di migliorare il dialogo tra gli organismi di bacino dei grandi fiumi in tema di adattamento e mitigazione degli effetti dei mutamenti climatici sull’acqua, sulla base di una piattaforma di cooperazione che privilegi il consolidamento dei risultati già conseguiti, il miglioramento della governance, l’impiego delle risorse finanziarie, lo scambio delle informazioni e del know how.

Sono queste le ragioni che hanno sollecitato il nostro Paese ad assumere l’iniziativa di riunire per la prima volta a Roma, in uno storico incontro, i grandi fiumi del mondo, e dare avvio ad un dialogo tra i suoi attori, all’insegna della solidarietà, dello scambio e della diffusione delle conoscenze volte alla preservazione e ad una gestione razionale della vitale risorsa.

Il confronto tra i grandi fiumi del mondo punterà a convergere su una comune visione in vista della COP 23, che si terrà a Bonn nel prossimo novembre, e del Forum Mondiale dell’Acqua di Brasilia, previsto a marzo 2018, due importanti appuntamenti in cui il nostro auspicio è che all’acqua, a buon diritto, venga riconosciuto un ruolo centrale nel dibattito sul clima e nelle scelte che i governi assumeranno per il futuro del pianeta.

Il Summit, promosso in collaborazione con UNECE (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite), la Rete Internazionale degli Organismi di Bacino (RIOB), l’Alleance Mondial pour l’Eau e le Clima e AquaMadre, si svolgerà presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Paolo Gentiloni, aprirà ufficialmente l’evento nella mattina del 23. La cerimonia di chiusura, il 25 ottobre, sarà celebrata alla presenza del Presidente della Repubblica, On. Sergio Mattarella.

Le sessioni di lavoro, che si articoleranno tra il 23 e il 25 ottobre, verteranno sui seguenti argomenti:

  • Miglioramento delle conoscenze per l’adattamento al cambiamento climatico; la creazione e il rafforzamento delle reti di monitoraggio e dei sistemi di informazione sulle risorse idriche;
  • Gestione delle risorse idriche e degli ecosistemi acquatici nel contesto del cambiamento climatico;
  • Partecipazione del pubblico e coinvolgimento del settore privato per l’adattamento ai cambiamenti climatici a livello di bacino;
  • Meccanismi finanziari per l’adattamento ai cambiamenti climatici nell’ambito dei bacini.

 

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Ultimo aggiornamento 19.09.2017