400 tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente, 17 denunciati dal Noe nel salernitano

I Carabinieri del NOE di Salerno, nel corso delle attività finalizzate al contrasto dei reati ambientali legati al ciclo dei rifiuti urbani e industriali, hanno intensificato i controlli di impianti di trattamento rifiuti e stabilimenti produttivi situati nelle principali aree produttive del territorio provinciale.

«Fare impresa illecitamente, a discapito dell’ambiente e del territorio, non è una strada percorribile – spiega il ministro dell’Ambiente Sergio Costa –, e i controlli serrati e costanti dei carabinieri del Noe non lasciano spazio a dubbi. A questi uomini, sempre impegnati in prima linea per la salvaguardia della salute e della natura, vanno i miei complimenti».

Nell’area del Cilento è stato rilevato un cantiere navale dedito all’attività di riparazione e verniciatura di natanti privo di autorizzazione alle emissioni in atmosfera; un’impresa edile responsabile di aver abbandonato in un fondo agricolo i rifiuti costituiti da materiali da costruzione contenenti amianto e miscele bituminose.

Nell’area dell’Irno è stato rilevata un’impresa operante nel settore della ricostruzione dei pneumatici che scaricava, in assenza di autorizzazione, i reflui industriali nella fognatura comunale ed eseguiva attività di verniciatura in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Nell’area dell’agro nocerino sarnese una nota impresa operante nel settore dei trasporti e della logistica aveva adibito un’area di oltre 5.000 mq allo stoccaggio sul nudo terreno di rifiuti speciali pericolosi e non costituiti da metalli ferrosi, veicoli fuori uso e imballaggi in plastica completamente esposti agli agenti atmosferici ed in assenza della prescritta autorizzazione. Inoltre un impianto industriale operante nell’attività di lavorazione, verniciatura e litografia su banda stagnata e banda cromata operava in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Gli accertamenti hanno riguardato anche un’impresa edile, ritenuta responsabile di aver avviato al recupero oltre 400 tonnellate di rifiuti inerti provenienti da attività di demolizione e costruzione utilizzando falsi certificati di analisi. Un’industria conserviera è stata invece ritenuta responsabile di aver stoccato irregolarmente i fanghi prodotti da operazioni di lavorazione del pomodoro e dal trattamento degli effluenti. Infine un’impresa operante nel settore dell’imballaggio e confezionamento di prodotti alimentari scaricava, in assenza di autorizzazione, i reflui industriali nella fognatura comunale ed eseguiva attività di confezionamento con l’utilizzo di collanti in assenza di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Sotto la lente del NOE anche depuratori e siti di stoccaggio (le cosiddette isole ecologiche) del territorio provinciale.

I controlli eseguiti dai militari del NOE di Salerno si inseriscono nell’ambito delle attività messe in campo per prevenire il fenomeno dello smaltimento illegale di rifiuti e degli incendi che notoriamente destano particolare allarme anche in vista dell’approssimarsi della stagione estiva ed hanno, nell’ultimo mese, portato alla denuncia di 17 persone responsabili a vario titolo di plurime violazioni in materia ambientale.

 

 

 


Ultimo aggiornamento 05.07.2019