Costa Concordia, Orlando: tempi rispettati, relitto rimosso entro estate

“Gli impegni sui tempi per la rimozione del relitto della Costa Concordia sono stati mantenuti e la prossima stagione turistica non vedrà la permanenza del relitto di fronte l'isola del Giglio”. Ad affermarlo è stato stamane il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, nel corso della conferenza stampa organizzata presso il dipartimento della Protezione Civile a Roma per fare il punto sulla seconda fase dell'emergenza della Costa Concordia che prevederà lo spostamento del relitto in un porto di destinazione per il suo smaltimento. Conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il capo della Protezione Civile e commissario straordinario del governo, Franco Gabrielli, l'amministratore delegato della Costa Concordia, Michael Thamm, ed il responsabile del progetto rimozione, Franco Porcellacchia.

Orlando ha parlato “non di trionfalismo, che non è autorizzato quando si parla di eventi tragici come questi, ma di giusta soddisfazione soprattutto per la capacità di interlocuzione tra soggetti pubblici e privato per affrontare una sfida che - ha sottolineato - non aveva un precedente nella storia della marineria”. “Oggi - ha aggiunto il ministro - si apre la seconda fase, non meno delicata, dell' opera di rimozione della Costa Concordia, con il nostro obiettivo che resta quello di limitare al massimo il rischio ambientale che, inutile negarlo, pero', non può essere del tutto eliminato”.

Il ministro ha, quindi, ricordato che la procedura di allineamento della nave e la sua rimozione si stanno svolgendo “su standard tra i più avanzati al mondo e mai adottati ancora a livello europeo”. Per quanto riguarda il porto di destinazione in cui la nave  sarà smantellata Orlando ha spiegato che “come governo italiano e come ministero dell' Ambiente preferiremmo che il porto di destinazione finale del relitto della Concordia fosse italiano: non è una scelta indifferente, meno 'strada'  fa il relitto meglio è perché significa ridurre i rischi di carattere ambientale.  All'alternativa della nave gigante che si carica la Concordia preferiamo la soluzione del traino tradizionale mediante rimorchiatori ma ciò presuppone ovviamente la scelta di un porto non troppo lontano”.


Ultimo aggiornamento 28.01.2014