Galletti sui cantieri del Bisagno e del Fereggiano: “L’impegno per Genova non finisce qui”

Obiettivo evitare nuove tragedie, non faccio trionfalismi ma qui la più grande ristrutturazione idraulica italiana

Genova, 17 feb - “Oggi sono venuto a rendermi conto di persona dell’apertura dei cantieri. L’impegno non finisce qui, né per Genova né per il resto d’Italia”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che oggi a Genova ha compiuto un sopralluogo sui cantieri per la messa in sicurezza del Bisagno e del Fereggiano.

“Abbiamo investito molto su Genova”, ha affermato Galletti  ricordando il primo stanziamento da 275 milioni di euro per 4 interventi di messa in sicurezza. “Questa – ha aggiunto - è una delle zone dove c’è maggior rischio. L’obiettivo è evitare nuove tragedie. Qui stiamo facendo probabilmente la più grande ristrutturazione idraulica di una città mai fatta finora in Italia. Sono molto orgoglioso perché nel tempo riusciremo a porre rimedio a uno dei problemi che Genova ha vissuto in maniera drammatica negli ultimi decenni”.

Il ministro ha poi aggiunto: “Il risultato non è ancora stato raggiunto perché non basta trovare i soldi e aprire i cantieri, ma bisogna chiuderli. Siamo, però, sulla buona strada. Mi fa molto piacere appartenere, insieme con il sindaco Doria, il coordinatore di ‘Italia Sicura’ Grassi e il presidente della Regione Liguria Toti, a una squadra che sta lavorando per porre rimedio a un problema che sembrava irrisolvibile. Questo è un esempio di come in Italia le cose si possano fare, anche con queste regole troppo farraginose e con troppa burocrazia: se c’è la volontà di tutti di mettere da parte le piccole diatribe politiche e privilegiare il senso vero dell’amministrazione, le cose si possono fare”.

“Questa esperienza – ha concluso Galletti - ci insegna anche che ci vuole il coinvolgimento della città, come si è verificato a Genova.
Non sono qui per fare del trionfalismo: ci sarà il momento di festeggiare, ma solo quando taglieremo il nastro di fine cantiere”.


Ultimo aggiornamento 26.02.2016