Rifiuti: Costa, usa e getta non è toccasana, puntare su materiali recuperabili

“Ho firmato lo statuto del primo consorzio di bioplastiche in Italia, Biorepack”

Roma, 13 maggio 2020 – Non bisogna considerare l’usa e getta un toccasana, anche in questo periodo di crisi sanitaria: non è condivisibile con la tutela ambientale. Lo ha dichiarato oggi al question time alla Camera, in diretta tv, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, rispondendo a un’interrogazione della parlamentare di Leu Rossella Muroni.

“Dobbiamo ridurre l’usa e getta – ha osservato Costa – e puntare sul materiale recuperabile secondo i princìpi dell’economia circolare: penso alle bioplastiche. Ho firmato la scorsa settimana lo statuto del primo consorzio di bioplastiche in Italia, Biorepack, che racchiude 252 aziende, 2600 addetti, 700 milioni di euro di fatturato e una produzione di 90 mila tonnellate di bioplastica all’anno. Un consorzio che lavora nell’ambito del Conai, il consorzio nazionale degli imballaggi, e in parallelo con il Cic (Consorzio italiano compostatori)”.

Il ministro ha poi ricordato che, nell’ambito della direttiva europea Sup (Single use plastics), da approvare entro il luglio del 2021, “stiamo negoziando con l’Unione europea il riconoscimento della filiera italiana delle bioplastiche quale elemento di sviluppo dell’economia circolare. Una filiera dal grande futuro per l’Italia”.

 


Ultimo aggiornamento 13.05.2020