Università di Genova e Ministero dell'Ambiente firmano l'accordo per l’analisi e la riduzione delle emissioni di anidride carbonica dell’Ateneo

Firmato oggi a Roma alla presenza del Prorettore vicario Maurizio Martelli e del Direttore Generale per lo Sviluppo Sostenibile il Clima e l’Energia Corrado Clini

l’accordo sul progetto per la valutazione dell’impronta ambientale, tra l’Università di Genova e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Obiettivo dell’intesa è la definizione della Carbon Footprint (impronta di carbonio) e la successiva riduzione delle emissioni di gas serra generate dall’Ateneo genovese nel corso dello svolgimento delle proprie attività. 

“La sostenibilità ambientale, accanto a quella sociale ed economica – dichiara il Prorettore Martelli – è una delle finalità perseguite dal nostro Ateneo. Un Ateneo moderno si delinea anche attraverso l’implementazione di attività innovative per il mondo accademico, ma già consolidate per quello produttivo, quali il Carbon Management, identificando obiettivi di riduzione e monitorando periodicamente il conseguimento di tali risultati”.

“Sono già sei gli atenei – spiega Corrado Clini – che hanno firmato un accordo per la valutazione dell’impronta ambientale, nell’ambito del programma del ministero volto a incentivare e sostenere gli impegni verso uno sviluppo a basso contenuto di carbonio. Nel settore privato oggi partecipano oltre 200 aziende, segno che il lavoro che abbiamo portato avanti in questi anni ha riscosso interesse costituendo un esempio nel panorama europeo e internazionale”.

L’obiettivo del programma del Ministero è individuare procedure di “carbon management” e sostenere l'attuazione di tecnologie a basse emissioni e buone pratiche nei processi di produzione e nell’intero ciclo di vita dei prodotti e servizi.”.

La Carbon Footprint consiste in una determinazione quantitativa delle emissioni di gas serra, in termini di tonnellate di CO2 emessa, associate alla realizzazione dei servizi erogati dall’Ateneo.  “Il calcolo della Carbon Footprint” prosegue Martelli “verrà realizzato dal Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti (CE.Si.S.P.) dell’Università di Genova, utilizzando competenze tecniche e scientifiche interne all’Ateneo”. Il team di ricercatori, con il supporto degli esperti del Ministero dell’Ambiente, provvederà a definire le emissioni di gas serra emesse dall’Ateneo nell’effettuazione delle proprie attività, ad individuare le possibili azioni di miglioramento ed a sviluppare un piano di riduzione graduale delle emissioni.

La riduzione delle emissioni di gas serra sarà principalmente correlata alla riduzione dei consumi energetici, permettendo così di apportare significative riduzioni dei costi energetici dell’Ateneo stesso e di deputare conseguentemente l’impiego di maggiori risorse alle finalità prioritarie dell’Ateneo quali la didattica e la ricerca.

L’analisi preliminare coinvolgerà tutto l’Ateneo, che consta di poli didattici distribuiti tra Genova, Savona e La Spezia, biblioteche, aule didattiche, laboratori, per poi identificare le aree sui operare in dettaglio. “In particolare presso il Campus di Savona “ spiega Paola Girdinio, coordinatrice del Comitato tecnico scientifico Genova Smart City “è stato sviluppato il progetto Smart Polygeneration Microgrid, una rete intelligente in grado di distribuire energia elettrica a bassa tensione che consentirà una significativa riduzione delle emissioni di CO2 del Polo Universitario che verrà valorizzata con il presente accordo”.

Le azioni previste si articoleranno in una:

  • analisi dei consumi energetici relativi alle strutture ed a tutte le attività connesse, del sistema di gestione dei rifiuti e del sistema di mobilità
  • valutazione e calcolo delle emissioni di gas serra connesse alle suddette attività
  • individuazione delle possibili azioni di miglioramento e modalità di monitoraggio delle riduzioni di gas serra.

“Significative riduzioni di gas serra si possono ottenere ottimizzando i servizi di Ateneo da un punto di vista gestionale, senza prevedere necessariamente interventi strutturali onerosi “, continua Martelli- “solitamente la riduzione dei gas serra si riconduce ad interventi di risparmio energetico che ovviamente comportano un conseguente risparmio economico, considerando che la spesa energetica è una voce consistente all’interno del bilancio di Ateneo.”

PER INFORMAZIONI

Università di Genova
Servizio Comunicazione dell’Università di Genova – +39 010 2099209 – comunicazione@unige.it

CE.Si.S.P. – Università di Genova
Adriana Del Borghi - +39 010 353.2918  – adriana.delborghi@unige.it 
Michela Gallo - +39 010 353.2906  – michela.gallo@unige.it 

Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Daniele Roscino – roscino.daniele@mase.gov.it


Ultimo aggiornamento 29.08.2021