La Conservazione dei Chirotteri

I pipistrelli sono mammiferi volatori in grado di compiere spostamenti anche considerevoli per portarsi dai luoghi di rifugio estivi a quelli invernali e viceversa. Alcune specie si spostano regolarmente dal Baltico (Lettonia, Lituania, Estonia, Finlandia) alla Spagna settentrionale o all'Italia, migrando così per centinaia e centinaia di chilometri.

Il loro ciclo annuale è scandito dalla presenza di insetti e artropodi di vario tipo, dalle zanzare, alle falene, ai ragni: mentre alcune specie sopravvivono all'assenza di cibo (inverno) andando in letargo in zone con idonee condizioni di temperatura e umidità (per esempio cavità naturali e artificiali), altre superano la stagione avversa spostandosi verso luoghi caldi in cui possono continuare a cacciare le loro prede preferite.

L'orientamento e la caccia al buio anche totale sono resi possibili da un sofisticato sistema di ecolocalizzazione a ultrasuoni emessi dalla bocca oppure dal naso, a seconda della specie. L'eco degli ultrasuoni, che rimbalzando contro a prede od ostacoli ritorna all'orecchio dei pipistrelli, consente loro di costruirsi un'immagine dinamica dell'ambiente che li circonda costantemente aggiornata con informazioni di vitale importanza, come la posizione precisa degli oggetti nello spazio, di che natura sono tali oggetti, la velocità e la direzione di navigazione rispetto ad essi, la presenza di prede e se e come queste si stanno muovendo (direzione e velocità).

Dal punto di vista tassonomico, i pipistrelli sono raggruppati in due diversi sottordini: i Microchirotteri e i Megachirotteri. Il primo sottordine comprende una sola famiglia e circa 180 specie tutte esclusive del vecchio mondo. Si tratta di animali anche di grandi dimensioni, caratterizzati da un regime alimentare esclusivamente erbivoro trattandosi di frugivori, nettarivori e mangiatori di polline.

I Microchirotteri invece presentano dimensioni più contenute e con circa 900 specie sono distribuiti dall'equatore ai circoli polari, con picchi massimi di biodiversità in corrispondenza delle regioni tropicali. Essi presentano una grande varietà di specializzazioni alimentari per cui oltre alla dieta insettivora, che caratterizza il 99% delle specie oggetto di EUROBATS, esistono nelle fasce tropicali anche pipistrelli predatori di piccoli vertebrati, pipistrelli mangiatori di frutta, di polline, di nettare e persino di sangue (solo tre specie sono ematofaghe).

Un'unica specie oggetto dell'Accordo appartiene ai Megachirotteri per cui non è dotata dello stesso sistema di ecolocalizzazione dei Microchirotteri ed è strettamente erbivora nutrendosi dei frutti, del polline e del nettare di circa una ventina di diverse piante tropicali.

Risulta pertanto immediatamente evidente come i pipistrelli siano importanti per l'equilibrio di numerosi ecosistemi sia come fattori naturali di controllo degli insetti, sia come impollinatori e dispersori di semi e quindi con un ruolo attivo nel ripristino e nel mantenimento delle cenosi forestali e di piante di interesse economico come il banano, l'agave, il fico, ecc.

Le minacce


I chirotteri europei, anche se a diverso grado, sono tutti minacciati di estinzione. Alcune specie si sono addirittura estinte in alcune nazioni e le cause principali sono la distruzione dei rifugi e delle aree di caccia, l'incremento nell'uso dei pesticidi in agricoltura e in edilizia che vanno ad avvelenare i chirotteri insettivori e che si rifugiano in edifici trattati con sostanze tossiche, l'intolleranza e i pregiudizi causati dalla mancata conoscenza della biologia e delle abitudini di questi animali.


Ultimo aggiornamento 24.07.2013