Driving Adaptation & Resilience. Facciamo il punto - La sintesi per partecipare a “Disegna il clima”

Dall'ottavo episodio di Youth4ClimateLive, che si è tenuto in maniera virtuale il 22 gennaio 2021, sono emersi una seria di inviti all'azione per chi vuole contribuire a guidare l'adattamento e la resilienza ai cambiamenti climatici.

La pianificazione non è sufficiente                        

Inger Andersen, direttore esecutivo dell’UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite), ci ha ricordato che l’attuale livello di ambizione climatica non è all'altezza delle esigenze della crisi attuale. Andersen ha sottolineato l'importanza di incorporare le testimonianze e le idee dei giovani nel processo di elaborazione delle politiche, se si vogliono raggiungere gli obiettivi fondamentali dell'Accordo di Parigi e si vuole rispondere efficacemente agli impatti climatici a cui stiamo già assistendo.

"I giovani possono influenzare notevolmente la vita politica, chiedendo di inserire il clima nei programmi elettorali, aiutando a sensibilizzare coloro che ancora non pensano alle conseguenze del nostro modo di consumare" ha detto ancora Andersen. Lavorare a fianco di educatori e organizzazioni locali per valorizzare le soluzioni fondate sulla natura e costruire adattamento e resilienza sarà fondamentale mentre procediamo in questa direzione.

Andersen ha contestualizzato il tema facendo riferimento ai risultati del “Adaptation Gap Report 2020”, appena pubblicato, uno studio che mostra quanto le singole nazioni devono fare di più per l’attuazione di misure di adattamento climatico (con particolare attenzione alle soluzioni fondate sulla natura). Andersen ha anche detto che mentre circa la metà dei paesi oggetti dello studio ha, almeno, buone intenzioni, resta ancora molto da fare per garantire un equo sostegno finanziario al l'adattamento, come pure per dare a quest’ultimo la stessa attenzione riservata alla mitigazione. Sottolineando che le nazioni del G20, da sole rappresentano il 78% di tutte le emissioni globali, Andersen ci ha ricordato che è dovere di questi paesi sostenere il peso di questo sforzo collettivo di adattamento e superamento.

La Terra non è fragile, la vita sulla Terra lo è

Jean-François Clervoy, astronauta e fondatore di AirZeroG, ha raccontato come la fragilità della vita sulla terra non sia adeguatamente riconosciuta. Mentre è improbabile che il pianeta terra stesso si distrugga, la vita che lo abita si trova in una posizione molto delicata. La terra sopravviverà, qualunque cosa facciamo: siamo noi, la vita, che siamo messi in pericolo dalla crisi climatica e sta a noi ridurre i rischi.

"Quando guardi la terra dallo spazio, diventi davvero consapevole di questa realtà, che la terra è finita, unica e isolata", ha detto Clervoy. L’astronauta ha ricordato di aver osservato in prima persona la leggera nuvola di gas che ci protegge - la nostra atmosfera - e di essersi meravigliato del suo poco spessore. In quel momento, è diventato chiaro che noi umani siamo soli nello spazio, che la nostra atmosfera è tutto ciò che abbiamo per proteggerci e che è nostra responsabilità gestire le risorse. "La terra è un'astronave. Il suo sistema vitale è molto fragile e dovremmo proteggerlo. Dovremmo occuparci di quel sistema" ha concluso Clervoy.

Leadership giovanile

I giovani partecipanti a questo episodio di Youth4ClimateLive hanno condiviso le loro esperienze osservando e affrontando gli effetti dei cambiamenti climatici in tutto il mondo. Le loro storie piene di speranza sono state molto stimolanti. Tutti e tre i giovani leader hanno concordato sull'importanza di creare spazi sicuri per i giovani dove condividere e discutere liberamente i problemi che li riguardano con coloro che svolgono ruoli di potere.

Il primo a parlare è stato Satrio Wicaksono, (scienziato-ambientalista, 2020 Space4Youth Competition Winner, Indonesia), vincitore della Space4Youth 2020 Competition, che, con l'aiuto della tecnologia satellitare, sta salvando la sua regione da una massiccia deforestazione. La sua storia dimostra che i giovani innovatori che lavorano in sinergia con le istituzioni possono avere un enorme impatto sulla salute delle foreste tropicali e su molti altri aspetti del mondo naturale. Wicaksono vuole divulgare il più possibile la scienza del clima e rendere i dati climatici accessibili e fruibili ai giovani di tutto il mondo, perché si tratta di un passo fondamentale verso un futuro sostenibile.

Joyce Najm Mendez, (imprenditrice e membro del Consiglio di Amministrazione del Center for United Nations Constitutional Research, CUNCR, Brasile), laureata in “Pianificazione della Sostenibilità e dell'Adattamento”, nel suo contributo ha detto: "Il cambiamento climatico non ha confini", una dichiarazione forte che ha così tanto da mostrarci e così tanto da risvegliare nei cuori dei giovani attivisti. Richiamando la capacità dei giovani di organizzare e influenzare la politica a livello locale e nazionale, Mendez ha parlato della collaborazione interculturale, della necessità di potenziare le capacità, del valore essenziale dell'educazione ambientale e dell'importanza di formare gruppi di lavoro trasversali. I cittadini tutti i giorni possono fare la differenza, se lavorano per il perseguimento del bene comune.

“Noi giovani stiamo affrontando molteplici sfide, ma non dobbiamo perdere la nostra motivazione” ha detto infine, Joshua Amponsem (fondatore della Green Africa Youth Organization e Youth Fellow presso il Global Center on Adaptation, Ghana). A questo proposito, Amponsem ha raccontato l’esperienza della sua famiglia e della gente della sua città natale, costantemente alle prese con le disuguaglianze amplificate dalla crisi climatica. Amponsem è convinto che i giovani abbiano bisogno di un sistema educativo e di leader politici disposti a sostenere, anche sul piano finanziario, l'adattamento e la resilienza.

Per approfondire:
/pagina/verso-la-cop26-conferenza-preparatoria-ed-evento-giovani-youth4climate-driving-ambition

Versione inglese:
https://www.connect4climate.org/initiative/thelowdown-driving-adaptation-and-resilience

 


Source URL: https://www.mase.gov.it/pagina/driving-adaptation-resilience-facciamo-il-punto-la-sintesi-partecipare-disegna-il-clima