Emissioni di Co2 sui veicoli pesanti: Pichetto in Consiglio Ue, proposta troppo ambiziosa, ruolo chiave carburanti a basse emissioni

Pichetto in Consiglio Ue

Il Ministro a Lussemburgo esprime preoccupazione sull’impostazione del regolamento: “Incremento dal 30 al 45% è sfidante, peserà su scelte di acquisto delle imprese. Transizione sia sostenibile ed equa”.

Lussemburgo, 20 giugno - Il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto esprime a Lussemburgo, nel corso del Consiglio europeo, “la preoccupazione dell’Italia sul livello di ambizione della proposta” di regolamento europeo sulle emissioni di Co2 per i veicoli pesanti, che avrebbe “ripercussioni negative sotto l’aspetto occupazionale e produttivo, tenendo conto delle peculiarità nazionali e dello sviluppo del settore”. “La decarbonizzazione – ha detto il Ministro nel corso del suo intervento al dibattito orientativo – deve essere economicamente sostenibile e socialmente equa”.

“L’incremento dal 30 al 45% al 2030 – ha osservato il titolare dell’Ambiente, riferendosi al nuovo target di riduzione emissiva prevista dal regolamento – è particolarmente sfidante, considerando lo sviluppo della tecnologia a zero emissioni, che richiede l’implementazione di fattori abilitanti quali le infrastrutture di ricarica”.

“Gli utenti finali dei veicoli pesanti – ha ricordato Pichetto – sono aziende e piccole-medie imprese, con prezzi che saranno da due a quattro volte più alti dei veicoli convenzionali e peseranno sulle scelte di acquisto”. Continuerà dunque, sostiene il Ministro, ad avere “un ruolo predominante il motore a combustione interna”. “Riteniamo – ha aggiunto – che i carburanti a basse emissioni possano svolgere il ruolo chiave e tecnologie complementare all’elettrificazione e a celle a combustibile, in linea con i principi di neutralità tecnologica”. Il Ministro ha chiesto alla Commissione, alla Presidenza e agli Stati membri che la posizione italiana sia tenuta “in debita considerazione durante il negoziato”.


Ultimo aggiornamento 21.06.2023