Idrogeno: Pichetto, Italia può essere centrale nella produzione e ponte per il Nordafrica

Idrogeno: Pichetto, Italia può essere centrale nella produzione e ponte per il Nordafrica

Alla Fondazione Merita, il Ministro spiega l’impegno sul fronte interno ed esterno per la diffusione della tecnologia

Roma, 14 novembre – “L’idrogeno è una sfida italiana ed europea. Nel Continente abbiamo bisogno al 2030 di venti milioni di tonnellate di idrogeno: dieci possiamo autoprodurle, altrettante dobbiamo importarle. L’Italia, in mezzo al Mediterraneo, può essere ponte per il Nordafrica. C’è uno spazio enorme dove l’idrogeno sarà la soluzione per quel settore produttivo che non riuscirà a decarbonizzare solo con l’eolico e il fotovoltaico”. Lo ha detto intervenendo al convegno della Fondazione Merita “La sfida dell’idrogeno, ostacoli e opportunità per il Sud”, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto.

“Agiamo – ha spiegato il Ministro – sul fronte interno ed esterno. È di qualche giorno fa l’avviso da cento milioni sugli elettrolizzatori, ho speso tutta la parte del PNRR sulle ‘Hydrogen Valleys’ e sto cercando anche fondi nazionali per tenere conto dei progetti usciti dalle graduatorie. Per la produzione fuori dallo Stato, abbiamo confronti aperti con Austria, Germania e Svizzera, che fanno riferimento alla produzione nazionale ma guardano anche in ambito nordafricano e mediorientale”. “Stiamo implementando la linea adriatica”, ha spiegato il Ministro, ricordando che “le pipeline che portano il gas possono portare l’idrogeno”.

In questo contesto, “la nuova centralità del Sud è un’opportunità: se non la coglierà, lo faranno altri come la Spagna”. Ha spiegato infine il Ministro che “per arrivare a utilizzare l’idrogeno, questo deve essere competitivo, devo cioè arrivare sul mercato a renderlo conveniente”.

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Ultimo aggiornamento 14.11.2023