Newsletter n.09/2022 - Ufficializzata la prossima candidatura italiana al Patrimonio Mondiale UNESCO: è il sito naturale del “Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale”

Dopo il consenso unanime di tutti i ministeri che siedono nella Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, lo scorso 28 gennaio è stato depositato presso il Centro del Patrimonio Mondiale il dossier relativo alla candidatura "Carsismo nelle Evaporiti e Grotte dell’Appennino Settentrionale"  per l’iscrizione nella “World Heritage List” dell’UNESCO.

Seguita negli anni scorsi dal MiTE e preparata dalla Regione Emilia-Romagna, la proposta vede al centro cinque aree protette che racchiudono la c.d. “Vena del Gesso”, cresta rettilinea di affioramenti evaporitici che affiora alle pendici settentrionali dell’Appennino, e parte della valle del Fiume Secchia comprese le cavità sotterranee generate dai fenomeni carsici.

Il sito viene proposto per il criterio naturale VIII (“esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici”) ed è caratterizzato dal risultato unico della deposizione di sali di gesso e salgemma avvenuta durante due tra gli eventi geologici più impressionanti della storia della Terra: la disgregazione del supercontinente Pangea avvenuta circa 200 milioni di anni fa, la catastrofe ecologica che colpì il Mar Mediterraneo circa 6 milioni di anni fa, con la chiusura dello stretto di Gibilterra e la conseguente evaporazione e disseccamento di quasi tutto il Mare mediterraneo, conosciuta come “Crisi di Salinita del Mediterraneo”.

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Ultimo aggiornamento 17.02.2022