Traffico internazionale di rifiuti in area portuale Salerno, 69 indagati di cui 39 agli arresti domiciliari

Il Ministro Costa: operazione importante, non abbassiamo guardia contro illeciti ambientali

 

Roma, 5 maggio – Un’operazione della Guardia di Finanza ha condotto, nell’area portuale di Salerno, a 39 arresti a domiciliari, su un totale di 69 persone indagate, accusate a vario titolo di traffico internazionale di rifiuti, contrabbando, falso, peculato, corruzione. 

L'operazione, denominata Tortuga, è stata condotta da 250 finanziari del comando provinciale di Salerno e ha riguardato anche le province di Avellino, Caserta e Napoli. Tra le persone coinvolte funzionari doganali, personale sanitario, spedizionieri, dipendenti di società operanti nel porto di Salerno. 

Le indagini erano scattate a seguito di una segnalazione dell'Olaf (Ufficio europeo antifrode) relativa a un sospetto contrabbando di tabacco fintamente destinato al Marocco e hanno permesso di far luce sui continui furti di merce che avvenivano all'interno dell'area portuale.

Gli accertamenti hanno inoltre portato al sequestro di 60 tonnellate di rifiuti, speciali e non, oltre a mille pannelli fotovoltaici e altrettanti accumulatori di energia elettrica che avrebbero raggiunto territori africani.

“Un risultato importante – commenta il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa – per il quale occorre ringraziare chi con serietà e tenacia ha condotto le indagini. Giornate come quella odierna ci dicono che non dobbiamo abbassare la guardia contro chi si rende responsabile di questi gravissimi illeciti ambientali pensando di riuscire a farla franca”.

 

 


Ultimo aggiornamento 05.05.2020