Newsletter n.13/2022 - L’Italia all’High Level Political Forum: presentata la Voluntary National Review

Durante l’HLPF è stata presentata la VNR sullo stato di attuazione dell’Agenda 2030 nel nostro Paese. Numerosi i side event collegati

Roma, 19 luglio 2022 - Si è conclusa venerdì scorso la decima sessione del Foro Politico di Alto Livello (High Level Political Forum on sustainable development - HLPF), svoltasi a NY, presso la sede delle Nazioni Unite, dal 5 al 15 luglio.

Titolo dell’HLPF, concordato a livello intergovernativo, è stato “Building back better from the coronavirus disease (COVID-19) while advancing the full implementation of the 2030 Agenda for Sustainable Development” ("Riprendersi dal COVID-19 e al contempo promuovere la piena attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile").

L'Agenda 2030 e la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile a livello nazionale si confermano come principali ambiti di riferimento per la programmazione per la ripresa post pandemica, in particolare il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e la nuova politica di coesione 2021/2027.

Il Foro Politico è stata occasione di ascolto reciproco per i paesi di tutto il Mondo (Global North e Global South) e riflessione su come le politiche di ripresa possano invertire gli impatti negativi che la pandemia ha avuto sul raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Il programma dell’HLPF, svoltosi in ambito ECOSOC (Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite), ha previsto:

  • un segmento tecnico di alto livello (dal 5 al 12 luglio) dedicato all’analisi dello stato di avanzamento di singoli obiettivi di sviluppo sostenibile che, in questa sessione, erano SDG4 (Educazione), SDG5 (Uguaglianza di genere), SDG14 (Biodiversità marina), SDG15 (Biodiversità terrestre) e SDG17 (Strumenti di attuazione);
  • una sessione ministeriale (13-15 luglio) focalizzata sulle presentazioni degli esami volontari nazionali (VNR), sul dibattito generale e sull’adozione della dichiarazione ministeriale.

Anche l’Italia ha presentato, il 15 luglio, il proprio Esame volontario nazionale (Voluntary National Review - VNR) sull’attuazione dell’Agenda 2030, descrivendo misure adottate, progressi raggiunti e sfide da affrontare e assumendo come punto di riferimento i contenuti del primo esame volontario nazionale tenutosi nel 2017. L’HLPF di questo anno, dunque, ha rappresentato un momento di grande visibilità sia per l’esame volontario che per il ruolo di co-Presidenza del gruppo negoziale sulla dichiarazione ministeriale del Foro ricoperto dal Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite Ambasciatore Massari.

Al programma ufficiale si sono affiancati, inoltre, numerosi side event a cui il MITE ha collaborato in qualità di organizzatore, co-organizzatore o partecipante, esprimendo il grande impegno verso l’Agenda 2030 nella sua dimensione interna ed esterna (quest’ultima curata con maggior forza dal MAECI - DG Cooperazione allo Sviluppo).

I side event hanno restituito le tre direttrici principali di lavoro di quest’ultimo anno che sono state fondamentali sia nel percorso di elaborazione della VNR che nell’aggiornamento della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile:

  1. la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile e gli strumenti operativi messi a punto (co-organizzato con Romania e OCSE il 14 luglio, ore 7.30-9.00 - in presenza – UNHQ CR6);
  2. la localizzazione degli SDGs (co-organizzato con UNHABITAT, UNECE e OCSE il 12 luglio, 7.15-9.00 - virtuale);
  3. il coinvolgimento degli stakeholders (co-organizzato con Save the Children l’11 luglio, 7.15-9.00 - virtuale) che vede nel Forum Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e nel CNCS (Comitato nazionale per la Cooperazione allo Sviluppo) le due forme di governance più rilevanti

A chiusura dell’HLPF, il 15 luglio si è tenuta una sessione plenaria pomeridiana dedicata alla dichiarazione ministeriale, successivamente adottata (nella giornata del 18 luglio) in sede di segmento di Alto livello del Consiglio Economico e Sociale.

La dichiarazione 2022, in 29 pagine e 142 punti riafferma i principi fondamentali della Risoluzione del 2015, ma prende atto anche delle “Multiple crisis”, oltre che delle prospettive socioeconomiche globali altamente incerte causate da numerosi fattori tra cui: il persistere della pandemia di COVID-19; impatti negativi del cambiamento climatico; la perdita di biodiversità; la desertificazione; l'inquinamento e altri aspetti di degrado ambientale; l'aumento delle tensioni e dei conflitti geopolitici con i suoi effetti diffusi su persone, pianeta, prosperità e pace.

Dal documento, però, l’impostazione e l’integrità dell’Agenda 2030 e degli SDGs viene confermata e riconosciuta come “Blueprint”, cioè lo schema di riferimento per una ripresa inclusiva, sostenibile e resiliente dalla pandemia COVID-19 e per accelerare il decennio di azioni e risultati per lo sviluppo sostenibile, senza lasciare indietro nessuno (leaving no one behind).

 


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Ultimo aggiornamento 19.07.2022