Newsletter n.15/2022 - L’Italia fa un altro passo avanti nella protezione del Mediterraneo

Strategia Marina - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM 7 luglio 2022 recante l’approvazione del programma di misure per il conseguimento ed il mantenimento del buono stato ambientale ai sensi dell’art. 9 del d.lgs 13 ottobre 2010, n.190

Roma, 20 ottobre 2022 - Il DPCM 7 luglio 2022 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 235 del 7-10-2022) relativo all’approvazione del Programma di Misure per il conseguimento del buono stato ambientale, prevedendo una serie di azioni che forniscono protezione a lungo termine all’ambiente marino, rappresenta un progresso significativo verso l’avanzamento della Strategia Marina.

Come la recente legge “SalvaMare”, il DPCM 7 luglio 2022 è frutto di una strategia nazionale che, di anno in anno, diventa sempre più coerente con le peculiarità delle diverse regioni geografiche e biogeografiche, realizzata grazie a un proficuo percorso partecipato, che continua ad arricchirsi con nuove e importanti esperienze.

Tali strumenti sono di primaria importanza per consentire al Mediterraneo di continuare a fornire i servizi ecosistemici indispensabili per la sopravvivenza dell’uomo e di tutte le specie che ne popolano le coste.

In quest’ottica la Direzione Generale Protezione della Natura e del Mare e ISPRA, tenendo conto dei contributi pervenuti sia dalle altre Direzioni Generali del MiTE sia da alcune Amministrazioni rappresentate nel Comitato Tecnico, hanno individuato la lista di nuove misure da proporre al Comitato stesso.

Le attività di revisione ed aggiornamento del programma di misure sono state svolte secondo l’approccio ecosistemico, tenendo in considerazione l'influenza dei fattori ambientali, le relazioni interspecifiche a livello di comunità e, in base al principio dello sviluppo sostenibile, gli aspetti socio-economici ed il rapporto costi/benefici di ciascuna misura.

Le nuove misure introdotte si riferiscono, in particolare, al degrado degli habitat, al sovrasfruttamento degli stock ittici, alla presenza di specie aliene ed ai rifiuti marini.

A tale proposito, tra le altre, sono state previste misure per:

  • l’incremento entro il 2026 della superficie delle aree marine protette mediante l’ampliamento della rete delle suddette aree (AMP), nonché dei siti della Rete Natura 2000;
  • la creazione o il potenziamento delle misure in atto nelle aree marine protette caratterizzate anche da altri strumenti di protezione spaziale;
  • la sensibilizzazione ed informazione rivolte a diportisti e centri immersione per evitare attività di prelievo e danneggiamento delle specie bentoniche e degli habitat protetti, con particolare riferimento all’impatto ambientale derivante dal turismo nautico (ancoraggi) sulle praterie di fanerogame marine (Posidonia oceanica e Cymodocea nodosa);
  • l’attuazione del sistema di early warning e l’individuazione di un albo/lista di esperti tassonomi deputati alla validazione delle segnalazioni di specie acquatiche aliene e pericolose e alla proposta di eventuali misure di contenimento/mitigazione;
  • l’implementazione della mappatura degli habitat di interesse conservazionistico dei fondali marini, anche mediante l’aumento della disponibilità di navi da ricerca aggiornate;
  • la formazione degli operatori del settore ittico rispetto agli aspetti di sostenibilità della pesca;
  • studio, progettazione e creazione di una filiera di raccolta e smaltimento dei rifiuti recuperati accidentalmente dai pescatori (tali aspetti sono peraltro oggetto della legge “SalvaMare”);
  • la promozione di impianti idonei al conferimento (trattamento e smaltimento) del liquame (sewage) nei porti turistici.

Il nuovo Programma di Misure, aggiornato e corredato dalle proposte di nuove misure è consultabile nell’Allegato 1 del DPCM 7 luglio 2022

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Ultimo aggiornamento 20.10.2022