Il ruolo degli attori non governativi

Marrakech Partnership for Global Climate Action

LA PARTNERSHIP - Marrakech Partnership for Global Climate Action

L'obiettivo principale della Partnership è quello di coinvolgere, insieme ai governi nazionali, i vari attori non statali (le città, le regioni e gli altri enti subnazionali, le organizzazioni internazionali, della società civile, dei popoli indigeni, donne, giovani, le università, le imprese) nelle azioni da mettere in campo prima e dopo il 2020. Tali azioni dovrebbero essere considerate parte integrante dei contributi delle parti e permettere loro di diventare più ambiziosi.

L'apposito portale “NAZCA” - http://climateaction.unfccc.int - mette a disposizione gli impegni per l’azione sul clima da parte delle imprese, delle città, dei governi sub-nazionali, delle regioni, degli investitori e delle organizzazioni della società civile. NAZCA mira a tracciare le azioni e i risultati degli attori non statali per raggiungere e superare gli  impegni nazionali per affrontare i cambiamenti climatici.

La Partnership si concentra sull'incoraggiamento delle attività che incidono sulle azioni per il clima nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020, per sostenere la realizzazione dei contributi nazionali determinati (NDC) e dei piani nazionali di adattamento (NAP) e stimolare nuove azioni in  potenziali settori di mitigazione e adattamento ad oggi non considerati. I "Champions" sono i portavoce della Partnership nel segnalare i progressi attraverso un report annuale sull'azione globale sul clima. Tutto ciò è volto a fornire il massimo valore al Dialogo Facilitativo del 2018, allo scopo di consolidare il legame tra le Parti e gli attori non statali e, in ultima analisi, per consentire di migliorare i NDC.

Come è nata la Partnership

•  L’iniziativa è nata nel 2014, con il nome di “Lima Paris Action Agenda (LPAA)”, per volontà delle presidenze COP peruviana e francese, dell'Ufficio del Segretario Generale delle Nazioni Unite e del Segretariato UNFCCC al fine di dimostrare l'impegno degli attori non statali in relazione ad azioni pre-2020, ma anche oltre.

•  Nel 2015, la Conferenza delle Parti di Parigi (COP21) ha accolto con grande favore gli sforzi degli attori non statali nell’ambito della LPAA ed ha concordato di convocare, ai sensi della decisione 1/CP.20, paragrafo 21, in occasione di ogni sessione della Conferenza delle Parti durante il periodo 2016-2020, un evento di alto livello che, tra le altre cose, preveda la possibilità di annunciare nuovi o aumentati sforzi volontari, iniziative e coalizioni, faccia il punto sui progressi e riconosca nuovi o rafforzati sforzi volontari, iniziative  e coalizioni.

•   La COP21 ha deciso altresì che due figure di alto livello (denominate Champions) vengano nominate per agire per conto del Presidente della Conferenza delle Parti per facilitare, nel periodo 2016-2020 il buon esito degli sforzi in atto, il cambio di scala e l'introduzione di nuovi o rafforzati sforzi volontari, iniziative e coalizioni. I Champions restano in carica due anni con scadenze sovrapposte di un anno.

• Alla COP22 di Marrakech nel novembre 2016, in occasione dell’evento di altro livello presieduto dalle Champions Tubiana e El Haite, la LPAA è stata ufficialmente trasformata nella “Marrakech Partnership for Global Climate Action”.

• A maggio 2017 il Segretariato ha diffuso un piano di lavoro a firma dei Champions per portare avanti le attività della Partnership.

Link utili

http://climateaction.unfccc.int
http://newsroom.unfccc.int/lpaa
 

I CAMBIAMENTI CLIMATICI RIGUARDANO TUTTI - Indagine tra le aziende italiane del settore manifatturiero

Il Ministero dell'Ambiente, in collaborazione con l'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, ha condotto nel 2016 un'indagine con il duplice scopo di conoscere l'attitudine delle imprese al cambiamento climatico e raccogliere le migliori esperienze e pratiche in tema di lotta ai mutamenti climatici. L’indagine si colloca nel quadro della Global Climate Action, un'iniziativa delle Nazioni Unite volta a catalizzare i tanti interventi relativi ai cambiamenti climatici e spronare l’azione degli enti locali e del settore.

Le aziende manifatturiere italiane sono pronte a rispondere ai cambiamenti climatici? La ricerca condotta dall’Istituto di Management della Scuola di Studi Avanzati Sant’Anna di Pisa su incarico del Ministero dell’Ambiente si è proposta di conoscere la percezione dei temi legati al cambiamento climatico da parte del mondo del business, in particolare il settore manifatturiero, e delle dinamiche che possono influire sulla sua capacità di risposta.

A fronte di un alto livello di consapevolezza relativo ai rischi per le attività economiche derivanti dai cambiamenti climatici, emerge che i manager italiani non hanno ancora piena fiducia nelle modalità di adattamento ai relativi impatti.

Per quanto riguarda le capacità manageriali da mettere in campo la ricerca ha registrato che sono di solito concentrate sul livello organizzativo, con un chiaro impegno verso la sostenibilità ambientale.

Le assicurazioni contro i rischi del clima sono la forma più di diffusa di azione insieme ad altre misure di efficienza energetica, anche in vista di una riduzione dei costi.

Mentre i fattori ambientali emergono dalla ricerca come quelli in grado di influenzare di più la cultura organizzativa, si registra una carenza di conoscenza in merito agli impatti specifici del clima sulle imprese (solo una piccola parte delle aziende conosce le iniziative rivolte al settore privato contenute negli impegni internazionali).

Tra le raccomandazioni finali vi sono quelle relative all’esigenza di enfatizzare il ruolo della regolazione nel guidare la transizione tecnologica, di ricompensare l’azione climatica tramite prodotti finanziari ad hoc, di informare e comunicare sui prodotti e i servizi “climate-friendly”, di migliorare la trasparenza tramite certificati ed etichette appropriate e di coinvolgere le imprese in iniziative multi-stakeholder, così da diffondere un approccio cooperativo basato sul principio della condivisione dei costi e delle responsabilità tra i diversi attori.

Per leggere il rapporto finale, clicca qui.

Contatti
regolamento.mgi@mase.gov.it
Tel. (+39) 06 5722 8243
 

 


Ultimo aggiornamento 19.07.2021