SII - Relazione

Per parlare di gestione della risorsa idrica in Italia, è opportuno introdurre la definizione di Servizio Idrico Integrato, ovvero l’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili, di fognatura e depurazione delle acque reflue (art. 141, co. 2, del D.lgs. 152/2006).

L’assetto del servizio idrico integrato (SII), così come disciplinato a livello nazionale, deve garantire l’efficienza, l’efficacia e l’economicità della gestione attraverso la tariffa che, nel generare flussi finanziari, deve garantire la sostenibilità della gestione e la realizzabilità degli investimenti. L’attuazione del SII e la relativa pianificazione e l’affidamento rappresentano condizioni imprescindibili in quanto obbligo di legge, garanzia di una gestione efficiente della risorsa idrica e di fornitura di acqua di qualità ad uso potabile, garanzia di accesso universale alla risorsa e di tutela della salute del cittadino e di quella ambientale.

 

Il S.I.I. è costituito dall'insieme dei servizi pubblici di Acquedotto, Fognatura e Depurazione

É un servizio pubblico locale:

  • costituito dall’insieme dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili di fognatura e di depurazione delle acque reflue, e deve essere gestito secondo principi di efficienza, efficacia ed economicità, nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie. I tre segmenti sono integrati verticalmente;
  • organizzato a livello locale in Ambiti Territoriali Ottimali (ATO). Integrazione orizzontale, per tendere all’unità gestionale e conseguire economie di scale e maggiori efficienze nel garantire la continuità del servizio anche mediante l’interconnessione delle fonti di approvvigionamento;
  • di rilevanza economica come sancito dall’art. 149-bis del D.Lgs. 152 /2006. La tariffa deve garantire copertura dei costi ambientali, della risorsa e finanziari. Trattandosi di un servizio essenziale, al fine di rendere la tariffa socialmente sostenibile, i finanziamenti pubblici possono concorrere alla copertura dei soli costi di investimento;
  • sottoposto alle regole della concorrenza. L’affidamento del servizio può avvenire tramite l’istituto dell’in house providing, gara ad evidenza pubblica, a società mista nel rispetto delle norme comunitarie;
  • sottoposto alla regolazione (tariffaria, di qualità tecnica e contrattuale) dell’Autorità di regolazione energia, reti e ambiente – ARERA.

L’ARERA svolge l’attività di regolazione e controllo del Servizio Idrico Integrato a tutela della concorrenza e dei consumatori.

All’Autorità nazionale è attribuita, infatti, ai sensi dell’art. 1 della legge istitutiva 481/1995, la funzione di «garantire la promozione della concorrenza e dell'efficienza nel settore dei servizi di pubblica utilità, assicurandone la fruibilità e la diffusione in modo omogeneo sull'intero territorio nazionale, definendo un sistema tariffario certo, trasparente e basato su criteri predefiniti, promuovendo la tutela degli interessi di utenti e consumatori».

Il DPCM 20 luglio 2012 stabilisce che spetta all’ARERA (allora AEGSII – Autorità di regolazione energia, gas e servizi idrici), la definizione di un sistema tariffario equo, certo, trasparente e non discriminatorio che tuteli i diritti e gli interessi degli utenti e che attui i principi comunitari del recupero integrale dei costi, compresi quelli ambientali e della risorsa e del chi inquina paga.

In particolare, l’ARERA ha il compito di disciplinare una metodologia tariffaria omogenea a livello nazionale e di verificarne la corretta applicazione.

 

Competenze in materia di servizio idrico integrato

Alle Regioni spetta il compito di individuare gli ambiti territoriali ottimali e la forma giuridica organizzativa del regolatore locale (Enti di Governo d’ambito – EGATO). Spetta agli EGATO (art. 149 del D.Lgs. 152 /2006) l’onere di pianificare e programmare gli interventi necessari garantire un servizio di qualità (predisporre il Piano d’ambito), la scelta del modello gestionale, il compito di provvedere, nel rispetto delle regole della concorrenza, all’affidamento del servizio e alla vigilanza ed al controllo dell’attuazione dei piani d’ambito. Nei piani d’ambito sono definiti il modello gestionale, i livelli attuali del servizio e quelli obiettivo, gli standard di qualità, il piano degli interventi e la tariffa.  Il piano d’ambito rappresenta l’oggetto dell’affidamento del SII.

Secondo il principio di sussidiarietà, la normativa vigente pone in capo a vari soggetti (EGATO e Regioni) l’esercizio di tali poteri sostitutivi in relazione alle tipologie d’inadempimento.

Questo Dicastero effettua un costante monitoraggio sullo stato di attuazione del SII e sul puntuale adempimento dell’esercizio dei poteri sostitutivi da parte delle Regioni, fornendo, altresì, il supporto tecnico-specialistico necessario a dirimere criticità relative agli aspetti attuazione del servizio de quo.

 


Ultimo aggiornamento 10.01.2024