Il Programma VIVA “La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia”

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato nel 2011 il programma nazionale VIVA con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità nel comparto vitivinicolo italiano. VIVA è l’unico standard pubblico italiano per la misura e il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola. Il programma si avvale della collaborazione scientifica del Centro di Ricerca OPERA - Osservatorio europeo per l’agricoltura sostenibile dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

La fase pilota, che si è conclusa nel 2014, ha visto la partecipazione di alcune grandi aziende vitivinicole italiane, scelte sulla base di criteri geografici e di prodotto. Attualmente a VIVA aderiscono più di cento di aziende, distribuite su gran parte del territorio nazionale, fra le quali alcune cantine sociali che a loro volta comprendono centinaia di soggetti produttivi. Inoltre, VIVA coinvolge centinaia di stakeholder tra aziende, consulenti, enti di verifica, operatori del settore vitivinicolo, accademici, sommelier, studenti. Attraverso i corsi di formazione VIVA “per operatori in sostenibilità” il Ministero contribuisce a diffondere le professionalità che rientrano nei cosiddetti green job.

L’adesione a VIVA comporta l’analisi dell’impatto ambientale sia del ciclo di vita del prodotto - dall’estrazione dei materiali fino allo smaltimento dell’imballaggio - che dell’intera produzione aziendale, attraverso l’utilizzo di quattro indicatori: Aria (impronta climatica), Acqua (impronta idrica), Territorio (sostenibilità sociale ed economica) e Vigneto (gestione agronomica del vigneto). Gli indicatori sono stati elaborati sulla base dei principali standard e norme internazionali relative all’impronta ambientale e la metodologia di calcolo è descritta nei disciplinari tecnici, che costituiscono un riferimento sia teorico che pratico per le aziende che vogliono intraprendere il percorso di certificazione e che vengono costantemente aggiornati.

L’applicazione degli indicatori consente alle aziende partecipanti di quantificare gli impatti della propria produzione vitivinicola e, attraverso l’analisi delle criticità riscontrate, di elaborare strategie di riduzione attraverso l’individuazione di efficaci azioni di miglioramento. I risultati ottenuti, certificati da un ente terzo indipendente accreditato sono accessibili al pubblico grazie all’etichetta VIVA rilasciata dal Ministero che rimanda, con il suo QR code, a una pagina web dedicata (etichetta virtuale), garantendo una comunicazione al consumatore chiara, uniforme, completa e trasparente.

 

Etichetta di Prodotto

 

Etichetta di organizzazione

 

Etichetta per il mercato internazionale

         
   

 

Ad oggi VIVA ha ottenuto alcuni importanti risultati:

  • 50.178 ettari di vigneto certificati VIVA;
  • 307.744.928 litri di vino prodotti da aziende certificate VIVA;
  • 5.068.461 bottiglie che si fregiano di una certificazione VIVA di prodotto
  • Oltre 350 operatori di sostenibilità formati nei Corsi per operatori di sostenibilità in vitivinicoltura;
  • 4 programmi regionali che utilizzano gli indicatori VIVA per misurare le prestazioni di sostenibilità delle aziende. SOSTAIN: la via siciliana verso la sostenibilità; VITA – VITicoltura Armoniosa: i principi della sostenibilità nel territorio vitivinicolo piemontese; PROiNOS: coltivare la sostenibilità in Veneto; VITICOLTURA SOSTENIBILE: Friuli-Venezia Giulia.

Il percorso di sostenibilità VIVA è sintetizzato in sette punti:

  1. Manifestazione di interesse da parte delle aziende e richiesta di adesione
  2. Firma di un Accordo Volontario con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica
  3. Calcolo degli indicatori ed elaborazione degli studi, dei piani di miglioramento e dei report per la comunicazione esterna, in conformità al Disciplinare Tecnico 2.3
  4. Verifica da parte di ente terzo indipendente secondo il Disciplinari di Verifica 2.3 con emissione del certificato di verifica
  5. Trasmissione in formato elettronico al Ministero della documentazione necessaria al rilascio dell’etichetta
  6. Avallo da parte del Ministero dell’intera procedura e generazione automatica delle etichette
  7. Dopo 2 anni, aggiornamento dei calcoli e invio al Ministero delle evidenze che dimostrano l’attuazione dei Piani di miglioramento.

Il Ministero fornirà la propria collaborazione istituzionale lungo il percorso intrapreso dalla richiesta di adesione all’emissione dell’etichetta VIVA, monitorando e coordinando le attività delle aziende sia per quanto riguarda le analisi degli indicatori sia per la scelta di soluzioni per il miglioramento delle proprie prestazioni di sostenibilità.

 Per tutte le informazioni e aggiornamenti sul Programma VIVA consultare il sito web http://www.viticolturasostenibile.org/

 

 Contatti
 E-mail: info@viticolturasostenibile.org

 

 

 


Ultimo aggiornamento 02.04.2024