In sette parchi nazionali è in vigore il piano contro gli incendi boschivi

I 23 parchi nazionali italiani sono impegnati nella lotta contro gli incendi dei boschi. Come prevede la legge 353 del 2000, ogni parco si è dotato di un piano pluriennale per la lotta contro la minaccia del fuoco. I piani antincendio durano 7 anni e vengono rinnovati ogni volta che scadono. Ogni area protetta ha una scadenza diversa, e quindi il rinnovo dei piani non coincide per tutti i parchi. Secondo l’analisi del ministero dell’Ambiente, oggi sono sette i parchi nazionali con il piano antincendio adottato e vigente, altri sette hanno già vigente il piano ma con l’iter di per l’adozione ancora in corso e infine nove parchi hanno il piano antincendio scaduto e in fase di revisione. I parchi che hanno pienamente vigente il piano contro gli incendi sono lo Stelvio, le Dolomiti Bellunesi, l’Arcipelago Toscano, l’Appennino Tosco Emiliano, il parco d’Abruzzo-Lazio-Molise, il Vesuvio e il Pollino.

Il censimento dei piani contro il fuoco è appena stato aggiornato nel sito web del ministero dell’Ambiente (www.minambiente.it) e comprende non solamente i 23 parchi nazionali ma anche le riserve naturali statali. Le attività del ministero contro la piaga degli incendi nelle aree protette sono diverse, dalla previsione alla prevenzione, ma tutte tendono all’obiettivo di ridurre il più possibile l’innesco degli incendi, il loro estendersi in superficie, i loro effetti sull’ambiente.
La legge di riferimento è la n.353 del 21 novembre 2000, "Legge-quadro in materia di incendi boschivi”. La legge individua nel piano regionale di prevenzione lo strumento principe di un complesso sistema di tutela e prevede che, per le aree protette statali, sia predisposto dal ministero dell'Ambiente, su proposta degli enti gestori, un piano ad hoc (d’intesa con le regioni interessate e sentito il Corpo forestale dello stato).

Le attività di previsione e prevenzione sono attuate dagli enti gestori delle aree naturali protette o, in assenza di questi, dalle province, dalle comunità montane e dai comuni, secondo le attribuzioni stabilite dalle regioni.

Le linee guida per la redazione dei “piani antincendi boschivi” sono stabilite dalla Protezione civile, come riferimento generale a livello nazionale.
Per le aree protette statali. il ministero dell’ambiente ha predisposto e pubblicato uno schema di riferimento che periodicamente viene verificato e aggiornato, d’intesa con la Protezione Civile e con la Forestale. In concreto, il ministero dell’Ambiente vigila e sostiene l'operato degli enti gestori delle aree protette nella redazione, approvazione e attuazione dei piani antincendi, attiva e coordina sistematicamente l'iter necessario a raggiungere l'intesa con le regioni interessate per l'inserimento dei piani delle aree protette statali nei corrispondenti piani regionali, fino alla pubblicazione del decreto di adozione dei piani.

Inoltre, il ministero ha promosso una serie di attività di supporto tecnico-scientifico mediante un costante dialogo con gli enti gestori e convenzioni con associazioni scientifiche e ambientaliste, mirate a obiettivi specifici, quali ad esempio, la verifica del quadro conoscitivo e propositivo dei piani, studi per la tutela della biodiversità e il recupero post-incendio nelle aree forestali delle regioni meridionali, un portale di assistenza online, la perimetrazione sperimentale degli incendi da immagini satellitari.

Al ministero è disponibile una cartografia tematica relativa proprio alla prevenzione degli incendi boschivi che costituisce un concreto contributo alla migliore redazione e gestione dei piani antincendi, in quanto queste informazioni cartografiche sono sovrapponibili sia fra loro sia con quelle provenienti da altre fonti (la sovrapposizione è possibile sia attraverso il GIS dell'ente parco sia direttamente sul Portale cartografico del Ministero, http://www.pcn.minambiente.it/GN).

Una buona notizia viene dall’evoluzione nel tempo (1997-2009) del numero e dell’estensione degli incendi, che sono diminuzione leggera e costante (tolte le annate, purtroppo, particolarmente intense, come il 2007).

I dati vengono raccolti ogni anno dal Corpo Forestale dello Stato, che pubblica le statistiche relative agli incendi riguardanti l’intero territorio nazionale, compresi quelli che hanno coinvolto le aree protette.

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Ultimo aggiornamento 30.07.2013