Attività e progetti di ricerca e di sviluppo

L’Italia, tramite i suoi istituti di ricerca, le Università e alcune società private, è impegnata da anni nella ricerca e nello sviluppo nel settore sia sulla fissione che sulla fusione nucleare.

In ambito fissione nucleare, i programmi di ricerca sono principalmente rivolti allo sviluppo del nucleare di quarta generazione (GEN-IV), dei piccoli reattori modulari (SMR – Small Modular Reactors) e dei reattori modulari avanzati (AMR – Advanced Modular Reactors).

Inoltre, l’Italia è presente da oltre 60 anni nella ricerca per ottenere energia dalla fusione nucleare. L’impegno tecnico ed economico è concentrato in particolare sulla fusione a confinamento magnetico, che sembra essere la via più promettente per realizzare reattori commerciali in grado di fornire energia elettrica in modo economico e sostenibile.

L’Italia è presente nella ricerca sulla fusione nucleare tramite la partecipazione all’impresa comune europea Fusion for Energy (F4E) per la costruzione del più grande tokamak al mondo, denominato ITERInternational Thermonuclear Experimental Reactor, e al consorzio EUROfusion, con una compagine di più di 20 soggetti, fra Università, consorzi, istituti di ricerca e industrie, coordinata da ENEA.

In particolare, nell’ambito del consorzio EUROfusion, in Italia è in fase di costruzione a Frascati il reattore DTT (Divertor Tokamak Test Facility), un impianto da 500 M€ previsto dalla Road Map europea e finalizzato ad un filone di ricerca parallelo e complementare a quello previsto in ITER. Il reattore DTT è gestito dal Consorzio “DTT S.c.ar.l.”, che include ENEA, altri enti di ricerca e università italiane, nonché l’ENI.

 


Ultimo aggiornamento 25.05.2023